Nuoto, Bicelli senza limiti: «Voglio il titolo Mondiale»

Alle Paralimpiadi di Parigi ha vinto l’oro nei 400 stile libero e il bronzo nei 100 dorso, adesso l’azzurro 26enne punta in alto anche alla rassegna iridata al via a Singapore
September 21, 2025
Nuoto, Bicelli senza limiti: «Voglio il titolo Mondiale»
Ansa | Federico Bicelli, oro a Parigi 2024 nei 400 stile libero e bronzo nei 100 dorso
Il campione paralimpico alla prova del nove, affrontando con entusiasmo il Mondiale di Singapore, perché nello sport, si sa, non è possibile fermarsi. Così smaltiti i festeggiamenti per l’oro marchiato con i tre agitos, raccolto nell’acqua clorata della piscina di Nanterre, Federico Bicelli non si è fatto un giorno di vacanza in questo 2025, avendo nel mirino la rassegna iridata nella stessa vasca che un mese e mezzo fa ha ospitato le gesta di Ceccon, Martinenghi, Cerasuolo e degli altri nuotatori normodotati. «Sono arrivato a Singapore martedì dopo 13 ore di volo da Malpensa e abbiamo già assaggiato la piscina in questi primi giorni di acclimatamento. Col Mondiale tanto ritardato questa stagione mi è sembrata infinita, ma manca l’ultima casella da riempire», racconta il ventiseienne affetto sin dalla nascita dalla spina bifida. Allenato a Brescia da Tanya Vannini, la moglie dell’ex primatista del mondo Giorgio Lamberti, Bicelli ha esplorato nuovi stili e distanze, per una ragione piuttosto bizzarra: ancora non sono state comunicate le gare della sua categoria di disabilità, la S7, ai prossimi Giochi paralimpici di Los Angeles 2028. «L’anno scorso in Francia avevamo tre gare, i 50 e i 400 stile e i 100 dorso. Adesso, non sapendo il mio destino ho preferito cimentarmi su tutto, così appena verrà resa no-ta la decisione sarò sicuro di aver già fatto qualcosa in quella specifica distanza». Pertanto al Mondiale al via oggi e in agenda fino a sabato, Bicelli sarà in acqua ben sei volte, con la speranza di far raddoppiare la cifra nuotando la batteria al mattino e la finale al pomeriggio. «Comincerò nella giornata d’esordio con i 200 misti, quindi dopo ventiquattr’ore nuoterò i 400 stile libero, la distanza dove ho vinto l’oro a Parigi. Un giorno di pausa e poi di fila, mercoledì i 100 dorso, giovedì i 50 farfalla, venerdì i 50 stile libero, dove a Parigi sono stato di bronzo, e infine sabato i 100 stile». Settimana piena tra avversari storici e nuovi: «Come al solito all’inizio del nuovo quadriennio si affacciano sulla ribalta nuotatori fin lì sconosciuti. Quindi avremo alcuni classe 2006 e 2008 e in batteria saremo più di 15, quindi occorreranno anche tre serie. I big sono sempre l’ucraino Trusov, farà solo 50 e 100 stile, e l’argentino Basiloff». In una rassegna dove le finali pomeridiane saranno trasmesse da RaiSport, Bicelli mette comunque al centro del progetto i 400 stile libero: «Ci tengo tanto, perché è quella che mi ha regalato la gloria e l’onore. Nei 200 misti mi piacerebbe capire come va negli stili fin qui poco praticati. In cuor mio spero che ai Giochi possano arrivare i 100 stile, che sulla carta sarebbero la mia distanza ideale». Non ci sarà invece alcun impegno in staffetta, giacché per un intoppo burocratico (è in corso un’indagine interna alla Finp) non sono state finalizzare le iscrizioni dei quartetti: «Purtroppo non le faremo per un disguido». A proposito di vertici federali, nomi nuovi sul timone di comando, giacché le elezioni hanno portato alla presidenza della Federazione di nuoto paralimpico Franco Riccobello, che ha scelto come direttore tecnico Roberto Bonanni. «Tra i nuovi ragazzi entrati nel gruppo c’è anche Riccardo Magrassi della Briantea che è nella mia stessa categoria, la S7. Poi Tommaso Wulzer, Gabriele Lorenzo e Letizia Milesi. I campionissimi sono tutti dentro, mentre il solo che si è preso una stagione di pausa è Federico Morlacchi, che sta per diventare padre per la seconda volta». Il dopo Parigi è stato scandito da tanti eventi collaterali («L’attenzione mediatica nei miei riguardi non me la sarei mai aspettata») e dall’esplorazione di una nuova frontiera: «A giugno ho disputato la mia prima gara in acque libere, una 3 chilometri ad Alghero conclusa in 36 minuti ». Bicelli come Paltrinieri? Il diretto interessato frena: «Ancora non mi sbilancio, ma se per davvero a Brisbane 2032 il fondo entrerà ai Giochi io a quel tempo avrò 33 anni, quindi l’età giusta per essere competitivo fuori dalla vasca. Per il momento mi sono divertito tantissimo, ma è stato solo un approccio». Per farsi trovare pronto a Singapore il portacolori delle Fiamme Azzurre nuota tra i 6 e gli 8 chilometri al giorno: «Voglio fare bene anche perché in questa vasca hanno già gareggiato e vinto i nuotatori olimpici». La circostanza è destinata a ripetersi. Il prossimo anno i paralimpici disputeranno l’Europeo a Parigi, due settimane prima degli olimpici, mentre nel 2027 i due mondi condivideranno Budapest per l’assegnazione dei titoli iridati: «Ci sarà sempre una piccola pausa tra le due rassegne, perché farle in contemporanea sarebbe troppo complicato, però è già qualcosa di grande». Due universi sempre più convergenti.

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