Milano Cortina 2026, il Cio promuove il Villaggio

Grande entusiasmo di Kirsty Coventry, presidente del Comitato olimpico internazionale, in visita nel capoluogo lombardo al Villaggio dei prossimi Giochi invernali: «Viene voglia di diventare atlet
September 17, 2025
Milano Cortina 2026, il Cio promuove il Villaggio
foto Avvenire | La sede del Villaggio olimpico dei Giochi invernali 2026
«La visita a questo villaggio olimpico mi sta facendo venire la voglia di essere un atleta degli sport invernali». Non nasconde la sua soddisfazione Kirsty Coventry, presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), al termine della sua visita al villaggio olimpico di Milano Cortina 2026 costruito nella parte sud-est del capoluogo lombardo. Una visita ad alto livello, visto che l’executive board del Cio è riunito in questi giorni proprio a Milano. La giornata di ieri è stata dedicata alla visita delle strutture che sono state costruite in città. E così la tappa al Villaggio olimpico ha rappresentato il momento finale di questi sopralluoghi, iniziati di prima mattina all’Arena Santa Giulia, che ospiterà le gare di hockey su ghiaccio sia delle Olimpiadi sia delle Paralimpiadi. La presidente del Cio si è detta impressionata del lavoro fatto e della realizzazione dell’impianto sportivo. E per il villaggio olimpico, destinato ad accogliere gli atleti olimpici dal 6 al 22 febbraio 2026 e quelle paralimpici dal 6 al 15 marzo 2026. «Abbiamo fatto un bellissimo giro stamattina (ieri per chi legge, ndr), prima in quella che sarà la casa dell’hockey sul ghiaccio, ed è stato veramente bellissimo vedere il ritmo dei lavori e i progressi. E ora in questo bellissimo villaggio olimpico».
«La sede e le stanze sono bellissime, siamo andati in quella che sarà la palestra, la mensa – ha proseguito la presidente del Cio –. Saranno luoghi di momenti storici. L’Italia è nota per la sua storia e cultura, la passione. È stato un giorno favoloso, siamo molto felici di essere qui, molto grati anche ad alcuni atleti. Questa sede sarà bellissima, nel giro di pochi mesi accoglierà atleti di tutto il mondo. Dovete essere molto orgogliosi, è una struttura bellissima. Congratulazione a Milano Cortina, alle autorità locali, all’azienda coinvolta nella costruzione, ma ancora più importante è l’eredità di trasformazione in studentato. Siamo grati davvero di essere qui, e non vediamo l’ora di essere qui di nuovo tra pochi mesi, con tutte le bandiere dei vari Paesi».
Il board del Cio con la sua presidente hanno potuto vedere in particolare il complesso di sei palazzine, alte sette piani, che sono destinate ad accogliere atleti e tecnici delle nazioni che parteciperanno all’evento sportivo mondiale. A dire il vero al loro interno i lavori di ultimazione e di allestimento sono ancora in corso, tanto che si parla di una inaugurazione ufficiale del villaggio olimpico tra qualche settimana. Ecco che allora si vedono ancora taniche di vernice per la tinteggiatura delle pareti, o, soprattutto nei piani superiori gli imballaggi con quelli che saranno i letti, gli armadi, i tavoli, le sedie che andranno ad arredare le camere.
Anche lo spazio che sarà destinato a diventare la palestra a disposizione degli atleti è ancora tutta la allestire, ma la struttura è pronta, ed è posta al pian terreno di una delle sei palazzine olimpiche. Staccata dalle palazzine è invece quella che diventerà la mensa a cui potranno accedere atleti e tecnici durante i giorni delle Olimpiadi. Al presidente del Cio sono state mostrate fotografie e disegni di come gli spazi saranno arredati e sistemati entro poche settimane.
Ma pur non essendo completato al suo interno, la vista d’insieme dall’esterno ha lasciato soddisfatto gli esponenti del Cio. «Le parole della presidente Coventry ci riempiono di grande soddisfazione» commenta Giovanni Malagò presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, che ha accompagnato come padrone di casa, la presidente del Cio, mentre a illustrare le peculiarità del villaggio olimpico è stata Flaminia Tamburi, responsabile del sito olimpico in questione. «I rappresentanti del Cio sono rimasti particolarmente colpiti dall’importanza dell’impianto, soprattutto dalla versatilità e dall’opportunità di creare uno spazio multidisciplinare – ha commentato ancora il presidente Malagò, che è stato tra coloro che hanno creato, sostenuto e portato al successo la candidatura di MIlano Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026 – La città di Milano aveva molto bisogno di una struttura così per creare un grande studentato per 1.700 posti,, ma direi tutto il Paese perché di qui si apre un mondo. Si tratta di una eredità straordinaria che lasciamo al nostro amato Paese».
«Oggi questo è l’esecutivo del Cio, quindi parliamo dei massimi vertici dello sport mondiale, e sono particolarmente felici. C’è ancora da completare e c’è ancora un sistemare, però i giudizi sono unanimemente entusiasti. Questo ci fa molto piacere» ha concluso Malagò dopo la breve dichiarazione fatta dalla presidente del Cio, che è al suo debutto nell’ambito dell’operazione Milano Cortina 2026. Il villaggio avrà una piazza d’ingresso sul lato est lungo via Giovanni Lorenzini. Un luogo di accoglienza e un biglietto da visita del sito stesso. Tra le palazzine sono state realizzate delle vie interne alberate, che danno un tocco di stile all’intero complesso che sul suo lato nord si estende lungo la linea ferroviaria. Quelle che sono destinate a diventare la palestra e la mensa, sono invece collocate nella parte ovest del villaggio. Per il momento mancano ancora segni olimpici, come bandiere, stendardi e colorazioni e loghi. «Arriveranno e andranno ad abbellire l’intero sito» fanno sapere dall’organizzazione. E poi si lascerà spazio anche alla fantasia degli stessi atleti che fuori dalle finestre delle proprie camere nel villaggio olimpico potranno esporre le bandiere nazionali. Ovviamente il sito olimpico non sarà accessibile a visitatori e curiosi in quei giorni di febbraio e marzo 2026, ma dall’esterno il colpo d’occhio si preannuncia davvero fantastico.

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