venerdì 17 gennaio 2025
Il booster del razzo di Musk torna alla base con successo, ma lo stadio superiore esplode. I detriti sembrano fuochi d'artificio e il traffico aereo deve essere deviato. La competizione con Bezos
SpaceX: il lancio di Starship, giovedì 16 gennaio

SpaceX: il lancio di Starship, giovedì 16 gennaio - Gabriel V. Cardenas/Reuters

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Un test tanto spettacolare quanto controverso: ieri un razzo Starship di SpaceX si è distrutto nello spazio pochi minuti dopo il lancio dalla base in Texas, offrendo però uno spettacolo indimenticabile per gli appassionati. Nonostante l’esito del volo, Elon Musk ha commentato su X (ex Twitter): "Il successo è incerto, ma l'intrattenimento è garantito!". Il razzo, considerato il più grande e potente mai costruito, aveva a bordo un carico di test composto da falsi satelliti. Otto minuti dopo il decollo il controllo missione ha perso il contatto con lo stadio superiore del veicolo, a causa di "una anomalia di propulsione".

L’anomalia ha però avuto ripercussioni anche sul traffico aereo. Il test ha costretto diversi voli commerciali sopra il Golfo del Messico a cambiare rotta per evitare i detriti della Starship, che sono stati avvistati sotto forma di sfere luminose nei cieli sopra Port-au-Prince, Haiti. La Federal Aviation Administration (FAA) ha temporaneamente chiuso lo spazio aereo interessato, ripristinando le operazioni normali dopo pochi minuti.

Nel frattempo, però, il primo stadio Super Heavy Booster ha dato prova delle sue capacità ritornando alla base di lancio e agganciandosi con successo alla torre grazie a braccia meccaniche. Questo risultato segna un importante passo avanti per SpaceX, che punta a rendere il recupero dei lanciatori una pratica comune per ridurre i costi dei voli spaziali.

La giornata ha assunto un significato ancora più rilevante considerando che, solo poche ore prima, Blue Origin, l'azienda di Jeff Bezos, aveva celebrato il primo volo orbitale del suo razzo New Glenn. Pur essendo rivali diretti, Musk e Bezos si sono scambiati congratulazioni reciproche, dimostrando un'insolita cordialità in questa corsa allo spazio sempre più competitiva.

Nonostante la perdita della navicella, SpaceX ha ribadito il valore di questi test, che seguono la filosofia "fallisci in fretta, impara in fretta". Questo era il settimo volo di prova della Starship, che punta a diventare il mezzo principale per future missioni verso Marte e per il lancio di grandi carichi satellitari in orbita terrestre.

Con 123 metri di altezza e tecnologie all’avanguardia, Starship rappresenta un balzo nel futuro dell’esplorazione spaziale, ma la strada è ancora lunga e ricca di sfide. SpaceX ha già chiesto alla FAA di aumentare la frequenza dei test nel 2025, sperando di passare dagli attuali quattro voli annuali a ben venticinque.

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