lunedì 15 gennaio 2024
Le strutture trovate sulle sponde del porto di Miseno potrebbero essere quelle della residenza da cui Plinio il Vecchio, prefetto della flotta, vide l'eruzione del Vesuvio
I resti della villa romana del I secolo d.C. emersi a Bacoli, in Campania

I resti della villa romana del I secolo d.C. emersi a Bacoli, in Campania - Ansa

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I resti di una villa romana risalente al I secolo d.C. sono stati rinvenuti a Bacoli, sulle sponde del porto dell'antica Misenum. Lo ha annunciato la Soprintendenza Archeologica di Napoli. La struttura potrebbe essere la residenza di Plinio il Vecchio, allora Praefectus classis Misenensis, testimone dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. La villa, realizzata in opus reticolatum di cubilia di tufo, si estende fino alla spiaggia e ai fondali antistanti, con una decina di grandi ambienti e tracce di rivestimento murario.
Grazie ai lavori di bonifica avviati nel 2021, durante i lavori per la realizzazione di un nuovo parco comunale, rimuovendo strati di terra e sabbia misti alle macerie di risulta dalla distruzione di un lido abusivo, è stata possibile una pulizia accurata delle creste murarie, rivelando dettagli delle fasi edilizie e l'articolazione degli ambienti. L'ipotesi, ancora da verificare, che su Punta Sarparella fosse ubicata la residenza del Prefetto della Flotta, si basa sulla circostanza che quel luogo offrisse, per la sua posizione, la massima visibilità dell'intero bacino portuale ed un'ampia veduta sul Golfo intero; sarebbe stato questo, forse, il promontorio dal quale Plinio il Vecchio avrebbe visto l'eruzione del Vesuvio, e poi sarebbe salpato alla volta di Stabiae, per soccorrere gli abitanti delle diverse città costiere, minacciate dall'eruzione vesuviana e trovarvi la morte.

Che delle strutture si conservassero in quella zona era già risaputo da alcune foto storiche di inizio '900 e da un rilievo pubblicato nel 1979 da Borriello-D'Ambrosio, il cui lavoro (Baiae-Misenum) costituisce ancora oggi la principale fonte per ricostruire la carta archeologica di Bacoli; così come lacerti di murature in opera reticolata sono tuttora visibili lungo la spiaggetta della Sarparella.
La scoperta assume un significato straordinario data la mancanza di dati sulla logistica romana nella zona. Le strutture individuate, prospicienti il porto romano e vicine al teatro di Misenum, aggiungono un tassello cruciale alla comprensione dell'insediamento antico. In attesa di un progetto di scavo estensivo, il perimetro degli ambienti è stato recintato per la conservazione.


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