mercoledì 31 luglio 2019
Il mondo dello spettacolo in lutto: l'artista bolognese aveva 94 anni. Più di 70 anni di carriera in teatro, al cinema e in televisione dove fu anche presentatore. Partigiano, fu catturato dai nazisti
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Si è spento stamattina nell'hospice di Castel Sampietro, nel bolognese, l'attore e conduttore televisivo Raffaele Pisu. Aveva 94 anni. Noto soprattutto per le sue presenze sul piccolo schermo, in Rai e nelle emittenti private, la sua carriera è costellata di successi anche nel teatro di rivista e nel cinema. Lo ricordiamo soprattutto per la sua struggente interpretazione del soldato Libero Gabrielli nel film Italiani brava gente (1965) che racconta la ritirata dell'esercito italiano sul Don durante la campagna di Russia. Un ruolo al quale Pisu seppe dare quell'intensità drammatica che solo gli attori con talento comico sanno rendere con efficacia e in ogni sfumatura. Come è accaduto, su altri livelli, per Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Totò. Il personaggio dell'idraulico romano che vede morire i suoi commilitoni uno a uno sotto la tormenta e si stacca dalla colonna perché vuole "tornare a casa" ma poi si perde nel deserto bianco e perisce di stenti sotto la neve, contribuì come un "eroe al contrario", a fare del film di De Santis un capolavoro del realismo cinematografico italiano. E forse fu proprio l'esperienza di combattente e partigiano - che lo portò ad essere catturato dai nazisti e imprigionato in un lager per 15 mesi - a dargli quella profondità così consapevole e realista.

Nato a Bologna da genitori sardi (il padre era un maresciallo dei carabinieri), Raffaele Pisu aveva un fratello maggiore anche lui attore, Mario (scomparso nel 1976), volto noto del cinema e del teatro italiano. Raffaele è stato uno dei fondatori nel 1945 del gruppo teatrale La Soffitta di Bologna. Ha fatto la gavetta nel teatro di rivista con Wanda Osiris e le sorelle Nava. Con l'avvento della televisione Pisu diventò subito uno dei protagonisti del sabato sera. All'inizio degli anni '60 costituì, con Gino Bramieri e Marisa Del Frate un terzetto di successo, sul primo canale Rai, nello spettacolo L'amico del giaguaro. Balla, canta, fa sketch comici. Ma va ricordato anche come primo presentatore di Canzonissima (1956-57) quando ancora si chiamava Le canzoni della fortuna. Al cinema viene preferito per le parti comiche, brillanti, grottesche. Dopo una lunga pausa ritorna in televisione per fare Striscia la notizia con Ezio Greggio (1989). Poi il regista Giulio Base lo chiama per le fiction Non ho l'età 1 e Non ho l'età 2, nel 2000 e nel 2001. Dipingeva con impegno. A ottobre sarebbe tornato sul set per Addio a Ceausescu diretto dal figlio. Tra i primi a esprimere cordoglio sui social, Giulio Base, che su Twitter scrive: "C'eravamo tanto divertiti a girare la banda dei vecchiotti. Anche Enzo (Cannavale, altro interprete del film scomparso nel 2011) ti starà aspettando per prendersi un caffè con te, lassù".

Pisu, che ha lavorato in 37 film, nel 2004 ha preso parte a Le conseguenze dell'amore del futuro Premio Oscar Paolo Sorrentino. La sua ultima apparizione da protagonista è stata nella commedia noir Nobili bugie del 2018 accanto a Claudia Cardinale e Giancarlo
Giannini con il figlio Antonio Pisu alla regia.




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