sabato 16 luglio 2011
I giapponesi si sono ufficialmente candidati ad organizzare le Olimpiadi: «Vogliamo che l'evento sia il simbolo della ripresa post tsunami». Ma dovranno superare anche la concorrenza di Madrid.
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Tokyo ci riprova e scende in campo, sfidando Roma e Madrid per la conquista delle Olimpiadi 2020, all'insegna della ricostruzione del dopo sisma/tsunami dell'11 marzo scorso e della successiva crisi nucleare della centrale di Fukushima. Il presidente del Comitato olimpico giapponese (Joc), Takeda Tsunekazu, ha ufficializzato la decisione nell'ultima giornata di celebrazioni dei 100 anni del Comitato stesso, al quale ha partecipato anche boss del Cio, Jacques Rogge.Nulla è stato lasciato al caso, visto che lo stesso numero 1 dello sport mondiale ha preparato il terreno, anticipando, nel suo intervento introduttivo, che si aspettava "grandi e migliori cose dal Giappone, nella ristretta elite mondiale di 5 Paesi che hanno organizzato tre Olimpiadi (le invernali Sapporo 1972 e Nagano 1998, più le estive Tokyo 1964, ndr)", oltre alla Coppa del mondo di calcio del 2002."Vorrei cogliere l'occasione per annunciare ufficialmente che ci sarà la candidatura", ha detto prontamente Takeda, con l'obiettivo di aggiudicarsi i Giochi e cogliere l'occasione per aiutare il Paese. "Ieri, abbiamo ricevuto una lettera formale di intenti dal governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, che èstata accettata ufficialmente questa mattina nel corso della riunione del board del Joc", ha aggiunto Takeda, suscitando una 'standing ovation' da parte dei presenti nella grande sala convegni del Grand Prince Hotel New Takanawa."Grazie per questa splendida giornata - ha replicato Rogge - oggi, abbiamo avuto ottime notizie sui piani della candidatura ai Giochi del 2020 e il Cio è estremamente felice di ricevere la candidatura e, naturalmente, augura buona fortuna".Il vero problema di Tokyo, come è emerso nella corsa per l'edizione 2016 (persa a vantaggio di Rio de Janeiro), è stato lo scarso entusiasmo mostrato dalla popolazione, il cui appoggio, malgrado i 15 miliardi di yen spesi (130 milioni di euro), è andato poco sopra il 50%.Takeda ha spiegato di puntare almeno al 70% entro il 2013 - quando, in settembre, sarà annunciato il vincitore - riproponendo lo schema alla base della passata offerta di un'edizione 'compattà, con tutte le discipline da tenere nell'area di Tokyo, concentrate sulla baia, e all'insegna della sostenibilità ecologica. Punto forte, invece, un progetto già pronto (l'avveniristica Arena è stata disegnata dall'architetto Tadao Ando) e, cosa rilevante in tempi di crisi economica, un fondo da 400 miliardi di yen (3,5 miliardi di euro), stanziato per il 2016 e pronto per il 2020."Le prefetture duramente colpite dal sisma/tsunami (Miyagi, Iwate e Fukushima, ndr) sono disponibili ad ospitare le partite di calcio: vogliamo rendere l'evento un simbolo della ripresa dai gravi disastri che abbiamo sofferto", ha concluso. "Rotti gli indugi, dobbiamo proseguire e vincere i Giochi", ha commentato Ishihara, confermando la fama di politico atipico, nazionalista e il carattere battagliero malgrado i 78 anni. "Dobbiamo muoverci con decisione: guardate cosa è successo con la Fifa e i Mondiali 2018 e 2022. Se giochiamo seguendo gli schemi della diplomazia giapponese, non vinceremo mai". Roma è avvisata. 
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