mercoledì 21 maggio 2025
A Iznik, l'antica Nicea, un ritrovamento, tra i molti degli ultimi mesi, che riaccende l'interesse per le origini del cristianesimo

Iznik, l'antica Nicea situata nella provincia turca di Bursa, è tornata al centro dell'attenzione internazionale grazie alle scoperte di straordinari mosaici paleocristiani durante scavi di fondazione nel quartiere Beyler.

Il luogo dove è stato trovato il recente mosaico

Il luogo dove è stato trovato il recente mosaico - -

I mosaici, eccezionalmente ben conservati, sono databili tra il I e il IV secolo d.C. e presentano simboli iconici del cristianesimo primitivo, come una nave e un cervo, quest'ultimo spesso associato al Salmo 42: "Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio". La scoperta coincide con l'annuncio della visita di Papa Leone XIV, che si recherà a Iznik per commemorare il 1700° anniversario del Primo Concilio di Nicea voluto dall'imperatore Costantino.

Reperti del teatro romano dove è venuta alla luce l’affresco di Maria con il Bambino

Reperti del teatro romano dove è venuta alla luce l’affresco di Maria con il Bambino - -

Ma questa è solo l’ultima di varie scoperte di grande interesse archeologico realizzate nei pressi di Izink. Poche settimane or sono infatti, un gruppo di turisti che si erano dedicati all'esplorazione di un antico acquedotto romano che si estende per circa 23 chilometri, si è imbattuto in una reliquia inaspettata: una lapide che si ritiene risalga all'Impero Ottomano, uno degli imperi più longevi e influenti della storia. Taylan Sevil, direttore dell’İznik Museum ha spiegato che la lapide è un esempio di "devşirme" o "spolia" ossia di materiale architettonico riutilizzato.

La basilica sommersa che potrebbe diventare un museo subacqueo

La basilica sommersa che potrebbe diventare un museo subacqueo - Daily Sabah

"Questo acquedotto e l’intera città di Iznik subirono importanti restauri nel VI secolo d.C., ma la lapide, fu molto probabilmente, integrata nella struttura durante i lavori di restauro effettuati negli anni '60", ha spiegato Sevil. “All'epoca non c'erano esperti di conservazione o restauratori qualificati a supervisionare progetti del genere. Gli appaltatori usavano semplicemente i materiali disponibili. Riutilizzare elementi più antichi come questo era una pratica comune fin dall'antichità", ha aggiunto. Ora sarà necessario prelevarla dall’acquedotto e studiarla nei dettagli.

Reperti trovati nella basilica sommersa

Reperti trovati nella basilica sommersa - Daily Sabah

Recentemente poi, è stato terminato un lungo lavoro di restauro di un affresco su uno sfondo bianco decorato con pietre preziose colorate, che raffigura Maria seduta su un alto trono con in braccio Gesù. Misura 1,42 metri di altezza e 78 centimetri di larghezza. Questo affresco venne scoperto nel 2005 ad est dell’ingresso principale del teatro romano (costruito nel 111 d.C. durante il regno dell’Imperatore Traiano) che si iniziò a portare alla luce negli Anni ’80, ma che per problemi burocratici e di finanziamenti è stato restaurato solo recentemente.

Turisti in visita all'antico acquedotto romano di Iznik hanno scoperto una lapide di epoca ottomana

Turisti in visita all'antico acquedotto romano di Iznik hanno scoperto una lapide di epoca ottomana - IHA

Vi è poi l’importante scoperta della basilica sommersa nel lago antistante Iznik, dedicata a San Neofito che risulta essere una delle scoperte archeologiche più affascianti degli ultimi anni. Venne alla luce nel 2014 grazie a fotografie aeree, ma gli studi sono ancora in atto. Si trovava a circa 20 metri dalla riva a 2-3 metri di profondità, ma a causa dei cambiamenti climatici il lago si è ristretto ed ora il reperto si trova a filo d’acqua.

L’acquedotto romano lungo circa 23 chilometri a Iznik

L’acquedotto romano lungo circa 23 chilometri a Iznik - IHA

La basilica risale alla fine del IV secolo o all'inizio del V secolo d.C. ed è stata costruita in onore di San Neofito, un giovane martire cristiano ucciso nel 303 durante le persecuzioni dell'imperatore Diocleziano. Si ritiene che l'edificio sia stato eretto nel luogo esatto del suo martirio, rendendolo un importante sito di pellegrinaggio per i primi cristiani. Le autorità turche hanno più volte annunciato l'intenzione di trasformare il sito in un museo subacqueo, rendendolo accessibile ai visitatori attraverso strutture in vetro e piattaforme panoramiche.

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