lunedì 3 febbraio 2025
La cantante in gara al Fetsival duetterà all'Ariston con il controverso trapper nella serata delle cover. «Una musica che non possiamo ignorare, serve dialogo. Lo inviterei a "Una, nessuna centomila"»
La cantante Noemi in gara al Festival di Sanremo con "Se t'innamori muori"

La cantante Noemi in gara al Festival di Sanremo con "Se t'innamori muori" - Foto di Nicolò Parsenziani

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La rossa Noemi, gran voce e gran classe, porterà in gara a Sanremo un brano davvero bello (Se t’innamori muori, a firma Blanco-Mahmoud-Michelangelo) che lancerà un album che dai primi assaggi promette di essere all’altezza (titolo Nostalgia, Sony Music. uscita 28 febbraio). Ma tutto ciò evidentemente non basta di questi tempi in cui se non fai un dissing fra trapper o non finisci nel mirino di Fabrizio Corona non ti si fila nessuno. Così Noemi oggi a Milano ha tessuto le lodi della nostalgia (vedi l’omonimo splendido brano scritto per lei da Neffa) come sguardo poetico sul mondo, perché «la poesia ci riconnette alla nostra umanità in questo mondo che sembra averla persa», e poi si ritrova a dover prestare la sua “allure” cantautorale a Tony Effe, romano de Roma come lei. Il trapper al centro delle polemiche per le sue canzoni violente e sessiste, deve averle chiesto, come dice il suo brano in gara, Damme ‘na mano. I due infatti duetteranno nella serata cover del Festival di Sanremo di venerdì 14 febbraio con il brano Tutto il resto è noia di Franco Califano che sarà contenuto anche nell’album della cantante. «Il duetto con Tony Effe sulle note di Califano? Gliel’ho chiesto io. Come donna mi sono sentita in dovere di farlo. Credo che per Tony sia un momento di metamorfosi, lui ha vissuto di contraddizioni e ha raccontato la vita che vede, che lo circonda, ma in lui c’è una grande poesia, e credo che intavolare un discorso con la parte più controversa della musica sia bellissimo perché certe dinamiche si possono risolvere solo attraverso il dialogo».

«Sono una grande fan di Califano perché racconta la poesia della romanità ed è una perfetta sintesi fra me e Tony, entrambi hanno una inalienabile dimensione poetica ma sono anche uomini della strada», spiega l’artista romana. Già ma, piccolo particolare, Noemi è la persona perfetta per “sdoganare” il novello poeta Tony Effe essendo lei tra le fondatrici di “Una, nessuna e centomila” fondazione che combatte la violenza maschile sulle donne. «Non ho preso alla leggera la scelta - scandisce Noemi-. Lui è un esempio per tanti, è ascoltato da tantissimi ragazzi. Vogliamo perdere l’occasione che una persona così possa arrivare con più poesia agli altri? Era doveroso. Poi ai posteri l’ardua sentenza». Noemi rilancia: «Mi piacerebbe riuscire magari il 20 settembre sul palco di “Una, nessuna, centomila” Tony a cantare». Quindi il trapper sulla via di Damasco grazie alla missionaria Noemi? Volendo credere alla buona fede di tutti, quest’operazione porterà uno svantaggio di immagine e critiche alla cantante o piuttosto un ritorno mediatico necessario per lanciare anche il suo album?

Queste sono le regole del gioco a Sanremo, si sa, ma sarebbe un peccato ridurre al “caso Tony Effe” il lavoro dell’artista romana che metterà anche nel nuovo album la sua voce unica e graffiante e la sua indubbia intelligenza al servizio di canzoni di qualità autorale, sia melodica che urban. Noemi sa dare motivazioni profonde anche all’appassionato brano in gara Se t’innamori, muori. «Il titolo del pezzo è coraggioso - spiega la cantante - Non è una frase che si dice facilmente, ma racconta bene l’atmosfera, è un modo coraggioso per dire che in alcune dinamiche le strategie lasciano il tempo che trovano. Quando noi abbiamo il coraggio di vivere i nostri sentimenti e abbandonarci nelle braccia di qualcuno, non abbiamo paura di morire. Anzi, questa fragilità ci da la possibilità di vivere fino in fondo». Come nel caso, canta in un delicato passaggio, dell’avere dei figli. «Non è un discorso facile, quella è un'altra scommessa perché avere figli sposta l’attenzione della nostra vita alla vita di qualcun altro. E’ un pezzo molto potente», osserva l’artista che tornerà nei teatri italiani per un tour che la porterà a dicembre al suo primo Palazzetto dello Sport di Roma. L'artista, inoltre, al Festival sarà affiancata nel suo blog per prima volta dalla Gialappa's Band con cui racconterà e commenterà la settimana della kermesse.

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