lunedì 3 febbraio 2025
Sostenibili, sicuri e con una ricarica di combustibile ogni 15 anni: così l'AECL sonda il mercato a caccia di nuovi investitori
Una raffigurazione dell'energia nucleare da fissione

Una raffigurazione dell'energia nucleare da fissione - WikiCommons

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Una tecnologia nucleare che ha radici lontane e uno sviluppo successivo partito poi negli anni '80, potrebbe rivelarsi una soluzione economica e sostenibile nell'affrontare la decarbonizzazione e l'emergenza clima, soprattutto offrendo vantaggi sul reperimento del combustibile nucleare (Uranio) e la gestione dei rifiuti.

L'Atomic Energy of Canada Limited (AECL) e i Canadian Nuclear Laboratories hanno aperto, infatti, un sondaggio per comprendere meglio l'interesse dell'attuale mercato nel concedere la licenzia di commercializzazione della propria tecnologia riguardante la famiglia di reattori che comprende i modelli Slowpoke e Nuclear Battery. La richiesta di interesse (che burocraticamente in Canada viene classificata con la dicitura Rfeoi) invita gli sviluppatori e gli esperti a presentare le loro opinioni e i riscontri sul progetto, capaci di generare elettricità, teleriscaldamento, produzione di isotopi e ricerca fisica.

La tecnologia delle batterie nucleari di AECL è un concetto di microreattore a stato solido, moderato a grafite, raffreddato con tubi di calore, in grado di produrre per 15 anni una combinazione di elettricità (fino a 600 kWe) e calore (fino a 2400 kWth a circa 400°C), con un solo rifornimento di combustibile. Previsto in gran parte per i processi elettrici o termici industriali, il progetto è stato sviluppato e portato avanti appunto negli anni '80 e '90. Questi reattori potrebbero essere collocati in prossimità di siti industriali importanti, che così potrebbero provvedere autonomamente al proprio approvvigionamento energetico. Il vantaggio è anche a riguardo della decarbonizzazione e quindi l'interesse è verso una politica ambientale di tutela nei confronti dei cambiamenti climatici.

Viceversa, sempre i due organismi canadesi hanno affermato che la loro tecnologia Slowpoke (da Safe Low-Power Kritical Experiment) può invece essere usata anche come sistema per l'insegnamento della scienza e dell'ingegneria nucleare. Nella famiglia esiste anche un micro reattore piccolo, semplice, poco costoso e intrinsecamente sicuro che vanta anni di esperienza operativa e che è stato già concesso in licenza con successo e gestito in sicurezza in Canada per decenni. Questo potrebbero interessare la ricerca in fisica e nella medicina nucleare.

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