domenica 14 marzo 2021
Lo scienziato esasperato dai fotografi si lasciò andare a una reazione che ha permesso lo scatto diventato "cult", che piacque molto anche a lui.
La linguaccia di Einstein è diventata un'icona reinterpretata in molti modi

La linguaccia di Einstein è diventata un'icona reinterpretata in molti modi - Pixabay

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La personalità di Einstein è nota per la sua propensione alla battuta e allo scherzo. Uno dei suoi più famosi ritratti lo vede mentre fa la linguaccia al fotografo che lo sta ritraendo. Questa foto, contrariamente a quanto possa sembrare, non fu né una posa voluta, né un momento di ilarità. Tutt’altro; Einstein tirò fuori la lingua come gesto di esasperazione e di irritazione verso la folla di fotografi che lo stava circondando.

Era il 14 marzo 1951 ed Einstein stava celebrando il suo 72° compleanno con i suoi amici e colleghi al Princeton Club. Alla fine dell’evento, lo scienziato lasciò la sala accompagnato da Frank Aydelotte e sua moglie, ex capo dell’Istituto di Studi Avanzati di cui Einstein era membro onorario, i quali gli offrirono un passaggio in auto fino alla sua casa, al 112 di Mercer Street.

All’uscita della festa, i tre furono accolti da una folla di fotografi che li seguirono scattando fotografie e chiedendo pose e dichiarazioni. I flash dei fotografi non smisero di rischiarare la scena neppure quando il gruppetto raggiunse la macchina prendendo posto sui sedili posteriori. Una foto ritrae un Einstein esausto in macchina tra la signora e il signor Aydelotte mentre guarda stanco e irritato le macchine fotografiche che, incuranti delle richieste del fisico di porre fine a quell’assalto, continuavano a scattare.

Un fotografo dell’Inp (International News Photo), Arthur Sasse, lasciò che gli altri colleghi terminassero il loro lavoro e quindi si avvicinò alla portiera dell’auto proprio quando questa stava finalmente per muoversi. Sasse chiese ad Einstein: «Professore, sorrida per una foto del suo compleanno». Fu allora che Einstein, forse in un gesto di stizza e rabbia, fece la linguaccia.

Non una linguaccia comune, ma estese il muscolo fuori dalla bocca il più possibile. Fu solo un istante, forse meno di un secondo, ma Arthur Sasse riuscì a premere l’otturatore nell’esatto momento in cui la lingua era completamente allungata lungo il mento. Alcuni fotografi, visto ciò che era accaduto, chiesero a Einstein di ripetere la smorfia, ma l’auto partì immediatamente dopo.

La fotografia originale mostra le tre persone all’interno dell’abitacolo: la signora Aydelotte sta guardando in fronte a lei con uno sguardo perso e annoiato; il signor Aydelotte sorride e, compresso tra i due, Einstein guarda il fotografo tirando fuori la lingua. Lo scatto fu oggetto di dibattito tra Caveo Sileo, caporedattore dell’International News Photo, il quale insisteva per la sua pubblicazione, e il direttore che, invece, non riteneva l’istantanea di interesse per il pubblico. Alla fine, fu il direttore responsabile a decidere per la sua pubblicazione.

La foto piacque ad Albert Einstein che ne chiese nove copie all’Inp per uso personale. Fu lo stesso scienziato a ritagliare la foto lasciando solo il suo volto utilizzandolo come biglietto d’auguri per gli amici. Delle nove foto inviate, il fisico ne firmò soltanto una che donò ad Arthur Sasse. Questa foto è stata venduta all’asta il 19 giugno 2009 per una cifra di 74.324 dollari.




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