mercoledì 9 marzo 2022
Rinvenuta la nave usata da Ernest Shackleton nella spedizione per attraversare il Polo Sud a piedi. Rimasta intrappolata nei ghiacci e affondata, è perfettamente conservata grazie alle temperature
Il castello di poppa dell'Endurance

Il castello di poppa dell'Endurance - © Falklands Maritime Heritage Trust / National Geographic

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È stato ritrovato a 3.000 metri di profondità il relitto della Endurance, la nave protagonista di una delle più incredibili avventure di esplorazione che nel 1915 sotto la guida di Ernest Shackleton puntava alla traversata dell'Antartide. Il relitto perfettamente conservato è stato filmato dai rover sottomarini al largo del mare di Weddel dalla spedizione Endurance 22.

Realizzata in cantieri norvegesi appositamente per missioni polari estreme, la Endurance era considerata tra le navi più resistenti e avanzate del suo genere e per questo venne scelta dall'esploratore britannico Shackleton per compiere una delle missioni più ambiziose dell'epoca: l'attraversamento a piedi e in slitta del continente antartico. La missione però fallì ancor prima di iniziare perché poche settimane dopo la partenza la nave rimase bloccata tra i ghiacci nel mare di Weddel, lontano da dove avrebbe dovuto lasciare il gruppo di esploratori. Per mesi la nave rimase in balia dei ghiacci fino a che dovette essere abbandonata dall'equipaggio e il 21 novembre 1915 affondare stritolata dai ghiacci.

Dopo mesi passati in accampamenti di fortuna sui banchi di ghiaccio alla deriva verso nord, il gruppo di 28 uomini prese le scialuppe per raggiungere l'inospitale e disabitata Elephant Island. Shackleton e altri cinque fecero poi uno straordinario viaggio di 1.300 km con la scialuppa James Caird, per raggiungere la Georgia del Sud. Shackleton e altri due hanno poi attraversato l'isola montuosa fino alla stazione baleniera di Stromness. Da lì, Shackleton fu infine in grado di organizzare un salvataggio degli uomini in attesa sull'Elephant Island e portarli a casa senza perdite di vite umane.

La poppa dell'Endurance con il nome della nave

La poppa dell'Endurance con il nome della nave - © Falklands Maritime Heritage Trust / National Geographic

A distanza di 107 anni la spedizione Endurance22, organizzata dal Falklands Maritime Heritage Trust, è riuscita identificare e filmare i resti incredibilmente intatti della nave che ha ispirato i sogni di moltissimi successivi avventurieri, alla nave è intitolata anche una delle capsule spaziali Crew Dragon di SpaceX.
Gran parte della tre alberi, lunga 44 metri e rinvenuta a 3.008 metri di profondità, è rimasta perfettamente conservata nelle fredde acque antartiche, è ancora possibile leggerne a poppa il nome inciso in lettere dorate: Endurance.
Il relitto è protetto come Sito Storico e Monumento dal Trattato Antartico. I ricercatori hanno assicurato che mentre il relitto viene esaminato e filmato non sarà toccato o disturbato in alcun modo.

La prua a dritta dell'Endurance

La prua a dritta dell'Endurance - © Falklands Maritime Heritage Trust / National Geographic

«Siamo sopraffatti dalla nostra fortuna nell'aver localizzato e catturato le immagini dell'Endurance - ha detto Mensun Bound, direttore della spedizione - Questo è di gran lunga il più bel relitto di legno che abbia mai visto. È eretto, ben fiero del fondo marino, intatto e in un brillante stato di conservazione. Questa è una pietra miliare nella storia polare. Tuttavia, non si tratta solo del passato; stiamo portando la storia di Shackleton e dell'Endurance a un nuovo pubblico e alla prossima generazione, a cui sarà affidata la salvaguardia essenziale delle nostre regioni polari e del nostro pianeta. Rendiamo omaggio all'abilità di navigazione del capitano Frank Worsley, il capitano dell'Endurance, le cui registrazioni dettagliate sono state preziose nella nostra ricerca per localizzare il relitto».
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