martedì 4 agosto 2020
È stato individuato dai carabinieri, e ha ammesso la propria responsabilità, il turista austriaco che sabato scorso aveva danneggiato la statua in gesso della Paolina Borghese di Antonio Canova
L'immagine raccolta dalla telecamera di sorveglianza che ha consentito di individuare il responsabile dell'atto vandalico sulla Paolina Borghese di Canova, a Possagno

L'immagine raccolta dalla telecamera di sorveglianza che ha consentito di individuare il responsabile dell'atto vandalico sulla Paolina Borghese di Canova, a Possagno - Carabinieri Treviso/Reuters

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È stato individuato, e ha ammesso la propria responsabilità, il turista austriaco che sabato scorso aveva danneggiato la statua in gesso della Paolina Borghese di Antonio Canova, custodita nella Gipsoteca di Possagno (Treviso) per farsi scattare una fotografia.

A risalire all'identità dell'uomo, un cinquantenne, sono stati i Carabinieri della stazione di Pieve del Grappa (Treviso), che hanno dapprima esaminato i video delle telecamere di sorveglianza interne, che hanno registrato tutte le fasi del danneggiamento. Intorno alle 12.30 di sabato scorso l'uomo, che faceva parte di un gruppo di turisti connazionali, è stato filmato mentre si sdraiava a fianco della statua, scattando fotografie. Nel rialzarsi era scivolato, e accortosi del danno si era allontanato. I carabinieri avevano inizialmente individuato la donna che aveva effettuato la prenotazione per conto del gruppo di turisti di cui faceva parte l'uomo, il quale è risultato essere suo marito. Ora il fascicolo è stato trasmesso alla Procura della Repubblica di Treviso.

L'uomo abitante ad Aistersheim, ha scritto a Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Antonio Canova di Possagno, per autodenunciarsi dopo aver letto dell'incidente sui giornaliaustriaci. «Io rimango a completa disposizione per questo incidente -precisa il testo della mail inviata a Sgarbi - è stato un comportamento irresponsabile da parte mia, le conseguenze non mi erano note, pertanto ho continuato normalmente la visita al museo e l'intero soggiorno in Italia, non sono "fuggito"». Il turista chiede quindi «informazioni sui passi che sono necessari da parte mia in questa situazione per me molto spiacevole e per la quale, in primo luogo, mi scuso in in tuttii modi».

Il danno non è stato ancora quantificato dalla direzione della Gipsoteca, che sta attendendo i restauratori, ma non dovrebbe essere di grande entità.

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