martedì 11 marzo 2025
Il cardinale Zuppi, presidente della Cei, e Pancalli, presidente Cip, insieme per promuovere sport e cultura paralimpica anche negli oratori, nelle parrocchie e nei centri di aggregazione ecclesiale
Luca Pancalli e Matteo Maria Zuppi alla firma del protocollo d'intesa Cei-Cip

Luca Pancalli e Matteo Maria Zuppi alla firma del protocollo d'intesa Cei-Cip - Cip

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Promozione del diritto allo sport praticato e contrasto a ogni forma di discriminazione. Sono le linee guida che hanno portato la Conferenza episcopale italiana (Cei) e il Comitato italiano paralimpico (Cip) a sottoscrivere un protocollo d’intesa per «la diffusione dello sport e della cultura paralimpica all’interno dei luoghi destinati alle attività ludico-ricreative e ludico-motorie», come sono gli oratori, le parrocchie e i centri di aggregazione ecclesiale. Un accordo importante a meno di un anno dall’avvio della Paralimpiade di Milano Cortina 2026, che si svolgeranno tra il 6 e il 15 marzo 2026. Questa intesa, sottoscritta dal presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi e dal presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli presso la sede romana della Conferenza episcopale italiana, punta alla realizzazione, come spiega la nota ufficiale, «di un programma di promozione dell’attività sportiva per le persone con disabilità, ispirato al principio del diritto allo sport per tutti e al contrasto a ogni forma di discriminazione legata a qualsiasi condizioni di disabilità. Attraverso l’attività motoria e sportiva, e apposite campagne di sensibilizzazione, si lavorerà per migliorare le condizioni di pari opportunità delle persone con disabilità, utilizzando lo sport come strumento di inclusione sociale e, allo stesso tempo, utile all’accrescimento personale, alla valorizzazione delle capacità e al rafforzamento dell’autostima».

«Lo sport è uno strumento straordinario per favorire l’inclusione, formare e abbattere le barriere del pregiudizio – ha commentato il presidente della Cei, Zuppi –. Con questa intesa vogliamo rafforzare l’opera che la Chiesa, attraverso gli oratori e le parrocchie, porta avanti a favore delle giovani generazioni, mettendo sempre al centro la persona». Soddisfazione espressa anche dal presidente del Comitato italiano paralimpico Pancaldi che ha sottolineato come «grazie a questo accordo avremo la possibilità di rendere ancora più capillare il nostro lavoro di promozione dello sport per tutti, in quegli straordinari luoghi di socialità e di incontro che sono le parrocchie e gli oratori. La speranza è quella di poter avviare allo sport tanti giovani con disabilità ma anche di creare comunità e favorire nuovi percorsi di integrazione». In questi mesi che ci separano dalle Paralimpiadi e dalle Olimpiadi invernali (che dopo 20 anni tornano in Italia) la promozione della cultura sportiva e dei valori olimpici si è fortemente ampliata. Anche il Comitato internazionale olimpico (Cio) ha coinvolto le scuole e i luoghi di aggregazione giovanile in una campagna di sensibilizzazione ai valori olimpici.

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