martedì 30 marzo 2021
Nel 2023 il direttore britannico di origini italiane prenderà il posto di Simone Rattle sul prestigioso podio della LSO. Nello stesso anno scade il contratto con l'orchestra di Roma
Antonio Pappano

Antonio Pappano - Ansa

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Antonio Pappano è il nuovo chief conductor della London Symphony Orchestra. Il direttore italo-britannico guiderà la storica formazione londinese da settembre del 2023, anno in cui scade il suo contratto come direttore musicale dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma, con direttore principale designato e da agosto 2024, quando è previsto il suo addio al Covent Garden di Londra, come direttore principale. Prende il posto di Simon Rattle che nel 2023 lascerà la Lso che guida dal 2017 dopo gli anni alla testa dei Berliner Philharmoniker.

L’annuncio è stato dato dalla storica formazione londinese, fondata nel 1904, prima orchestra indipendente del Regno Unito. Negli anni la LSO è stata guidata da Hans Richter che diresse il primo concerto, da Edward Elgar per poi passare, a partire dagli anni Ottanta a Claudio Abbado, Michael Tilson Thomas, Colin Davis, Valery Gergiev. Tanta musica sinfonica, ma anche molte colonne sonore, le più popolari quelle di Guerre stellari firmate da John Williams.

«Essere stato scelto come direttore principale della London Symphony Orchestra è un sogno che si avvera e un regalo meraviglioso. Sono onorato ed entusiasta di ricevere questo attestato di fiducia» ha detto pappano, nato nel 1959 a Londra da genitori di origini italiane, della provincia di Benevento. «Da quando ho collaborato per la prima volta con la London Symphony Orchestra nel 1996 sono stato più volte stregato dallo spirito di squadra che è radicato in questo gruppo di musicisti pieni di talento. La combinazione di un'energia unica, estro e virtuosismo ha sempre contraddistinto questa orchestra» ha detto ancora il musicista che si divide tra Londra, dove dal 2002 è al vertice della Royal Opera House, e Roma, dove dal 2005 guida l’Accademia nazionale di di Santa Cecilia. Due lunghi mandati: nel 2023 saranno diciotto anni di collaborazione con Santa Cecilia e nel 2024 saranno ben 22 di direzione del Covent Garden. E se la fine del contratto alla Royal opera house è certo, non si sa ancora nulla del futuro di Pappano a Santa Cecilia.

«Mi impegno a mantenere Londra come la mia casa musicale e attendo con ansia questo viaggio più importante che mi aspetta, pieno non solo di scoperte, ma anche di continua esplorazione delle opportunità tecnologiche per trasmettere il messaggio della musica a un pubblico sempre più vasto» ha detto ancora Pappano, guardando alla situazione attuale con la pandemia che ha costretto teatri e orchestre a trasmettere in streaming.

«Il maestro garantirà al pubblico romano e ai complessi artistici dell'Accademia la sua preziosa collaborazione per gli appuntamenti futuri già in calendario che continuano in streaming, alla radio e in televisione e che riprenderanno dal vivo non appena l'emergenza sanitaria terminerà» scrive Santa Cecilia in un comunicato con il quale si congratula con Antonio Pappano per la nomina alla Lso.

Pappano ha studiato pianoforte e direzione d’orchestra negli Stati Uniti dove si era trasferito da ragazzo con la famiglia. Nel 1990 è stato nominato direttore musicale della Norske Opera di Oslo e dal 1991 al 2002 ha ricoperto lo stesso ruolo al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles. È salito sul podio della New York Philharmonic, dei Wiener e dei Berliner, del Concertgebouw di Amsterdam, della Chicago simphony, della Bayerischen rundfunks di Monaco di Baviera e della Staatskapelle di Dresda. La Scala di Milano, la Staatsoper di Vienna, il Metropolitan di New York e il Festival di Bayreuth i teatri dove ha diretto opera, oltre al Covent Garden. Molti i premi tra cui il Gramophone Classical, l’Echo e il Grammy. Nel 2012 la regina Elisabetta lo ha nominato Cavaliere e nello stesso anno è stato nominato Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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