sabato 19 novembre 2022
Il cantante è morto l'altra notte a Roma all'età di 89 anni. Con la sua "Legata a un granello di sabbia" spopolò nei juk box sulle spiagge e conquistò i vertici dell'hit parade per 14 settimane
Addio a Nico Fidenco, il "re" delle estati italiane anni '60
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Cantante melodico dalla voce suadente e vellutata, negli anni Sessanta i suoi dischi erano tra i più gettonati nei juke box sulle spiagge italiane. Simbolo di un’epoca, e massimo rappresentante di un modo elegante e garbato di porgersi al pubblico, Nico Fidenco, autore e interprete di Legata a un granello di sabbia, il cui singolo (pubblicato nel 1961) arrivò a vendere un milione e mezzo di copie, è morto l’altra notte nella sua casa romana all’età di 89 anni. Ma Fidenco, che fu anche un compositore raffinato, trovò successo nello stesso periodo con altri brani d'amore molto ballabili come Con te sulla spiaggia (che segue i ritmi della "clave", allora in voga).

Fidenco fu un “re” delle hit parade proprio quando si stava affermando ìn anche in Italia, il rock: la sua Su nel cielo (tratta dal film I delfini di Citto Maselli) fu prima in classifica per quattro settimane a partire dal 31 dicembre del 1960. Mentre il suo disco più fortunato fu, appunto, Legata a un granello di sabbia che, scartata al Festival di Sanremo, rimase ai vertici dei dischi più venduti per ben quattordici settimane. La sua collaborazione con il cinema fu intensa: da ricordare le interpretazioni (e gli arrangiamenti, alcuni messi a punto insieme a Ennio Morricone) di Moon River da Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn, Just that same old line dal film La ragazza con la valigia con Claudia Cardinale. Ma va ricordata soprattutto l'interpretazione di L’uomo che non sapeva amare dal film omonimo con George Peppard, il cui 45 giri spopolò anche tra i giovani che spesso la sceglievano come uno dei brani "della mattonella" (i classici "lenti"), nelle feste che si organizzavano in casa. Altri titoli famosi che consolidarono l'immagine di cantante melodico di Nico Fidenco sono Se mi perderai, Come nasce un amore, A casa di Irene, La voglia di ballare (finalista a "Un disco per l'estate" del 1965), Goccia di mare, Non è vero, Tutta la gente.

Negli anni Ottanta Fidenco voltò pagina distinguendosi come autore delle colonne sonore e di sigle di cartoni animati giapponesi come Don Chuk castoro (oltre 400mila copie vendute), Bem e Sam ragazzo del west. Dal 1984 al 1994 con Riccardo Del Turco (quello di Luglio, altro tormentone dell'estate), Jimmy Fontana (Il mondo e Paese mio) e Gianni Meccia (Baci chia-cha-cha e Twist + Twist) diede vita a “I Super 4”, quartetto con il quale ripropose successi tratti dai rispettivi repertori riarrangiati in chiave moderna: con i tre colleghi pubblicò tre album di buon successo commerciale.
Nico Fidenco (ma il suo nome all’anagrafe era Domenico Colarossi), lascia la moglie Annamaria e la figlia Guendalina.

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