mercoledì 3 maggio 2023
Morto stanotte a 68 anni. Tra i suoi film di maggior successo, "Americano rosso", "Casomai", "I giardini dell'Eden" su Gesù, tra le serie tv "I bastardi di Pizzofalcone" e "Il commissario Ricciardi"
Il regista Alessandro D'alatri scomparso a 68 anni

Il regista Alessandro D'alatri scomparso a 68 anni - Foto Ansa

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E' morto il regista Alessandro D'Alatri. Aveva 68 anni. Tra i suoi film di maggior successo, Americano rosso, Senza pelle, Casomai mentre tra le sue serie tv spiccano I bastardi di Pizzofalcone, Un Professore e Il Commissario Ricciardi. Le cause del decesso non sono al momento note.

La notizia ha colto come un fulmine a ciel sereno il mondo dello spettacolo. Moltissime le attestazioni di cordoglio a partire dalla Biennale di Venezia allo scrittore Maurizio De Giovanni: "Gli ho consegnato i miei personagggi, me li ha resi migliori". "E' partito per un altro viaggio il mio amico regista, sceneggiatore, ma soprattutto essere umano dolce, generoso, pieno di talento, uomo di cultura Alessandro D'Alatri. Grazie per l'opportunita' di averti conosciuto. A chi lo amava un abbraccio", scrive su Twitter Alessandro Gassmann.

Alessandro D'Alatri era nato a Roma il 24 febbraio 1955. E' stato regista, attore e sceneggiatore, noto per il suo tocco delicato e per la profondità dei temi affrontati nel suo cinema. Nella sua vita professionale non c'e' solo cinema ma anche televisione, spot pubblicitari, teatro. Ha iniziato a recitare da giovanissimo debuttando nel 1969 nel film di Emilio Marsili Il ragazzo dagli occhi chiari. Nel 1979 ha recitato ne Il giardino dei Finzi Contini, di Vittorio De Sica. Come regista ha esordito negli anni 80 dirigendo piu' di 100 spot pubblicitari che hanno ottenuto riconoscimenti. Il debutto sul grande schermo avviene nel 1991 con il film Americano Rosso con cui vince il David di Donatello e il Ciak d'Oro come miglior film esordio.

Nel 1993 firma la regia di Senza Pelle, con Kim Rossi Stuart: il film viene presentato a Cannes nella sezione Quinzaine des realisateurs. Per la tv, si ricorda la direzione di uno speciale per la tv su Sergio Citti, un documentario dal titolo Il prezzo dell'innocenza che racconta la prostituzione infantile in Thailandia. Nel 1998 torna a lavorare con Kim Rossi Stuart con I giardini dell'Eden sulla figura di Gesù in concorso alla Mostra del cinema di Venezia: il regista ricostruisce in modo immaginario la vita di Gesù fra i 12 e i 33 anni, esaltandone il messaggio di fratellanza e di pace. Nel 2000 arriva il Leone d'argento al festival della pubblicitaà di Cannes, per lo spot della posta prioritaria.

Con D'Alatri debutta Fabio Volo che nel 2002 recita in Casomai che ottiene un ottimo successo di critica e pubblico al punto che Stefania Rocca, l'altra protagonista, ottiene la candidatura ai Nastri d'Argento come miglior attrice. Casomai è un film delicato e importante sul valore del matrimonio. Ancora Fabio Volo: nel 2005 firma la regia de La Febbre sulla vita asfittica della provincia e nel 2006 dirige Commediasexi con Sergio Rubini, Paolo Bonolis, Margherita Buy, Stefania Rocca, Elena Santarelli, Rocco Papaleo e Michele Placido.

Nel 2008 vince il Premio "Citta' di Trieste", Alabarda d'oro riconoscimento alla carriera per il cinema. E sempre nel 2008 gli viene conferito l'Angelo alla carriera durante il festival cinematografico "Cielo e Terra" di Terni, che gli rende omaggio anche con una proiezione di I giardini dell'Eden.

Di grande successo le sue regie televisive, in cui spiccava il suo tono autorale ed elegante, unito alla capacità di essere sempre accattivante, come dimostrano le serie tratte dai romanzi di Maurizio Di Giovanni I bastardi di Pizzofalcone e Un professore con Alessandro Gassmann e Il commissario Ricciardi con Lino Guanciale.

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