mercoledì 25 ottobre 2023
Mentre due Regioni (Veneto e Friuli) discutono leggi sul suicidio assistito lo Stato stanzia un fondo per il potenziamento delle cure palliative sul territorio. Un segnale atteso e importante
Finalmente fondi per le cure palliative: 10 milioni in Legge di bilancio
COMMENTA E CONDIVIDI

Nella bozza della manovra finanziaria dello Stato per il 2024 figura anche l’aumento dell’impegno economico per l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, secondo quanto previsto dalla legge 38/2010: «A decorrere dal 2024 – si legge nel Titolo VI sulla Sanità, capo I (Misure per il potenziamento del Sistema sanitario) – l’importo è incrementato di 10 milioni di euro annui». Per garantire invece l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) viene vincolata una quota di 50 milioni per il 2024 e di 200 milioni dal 2025. Un’altra voce riunisce ulteriori misure per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale e dell’assistenza territoriale, con un aumento della spesa massima di 250 milioni per il 2025 e di 350 milioni a partire dal 2026.
La manovra per l’anno in corso aveva affidato alle Regioni l’incarico di «presentare entro il 30 gennaio di ogni anno un piano di potenziamento delle cure palliative al fine di raggiungere entro il 2028 il 90% della relativa popolazione. Il monitoraggio è affidato ad Agenas che lo realizza con cadenza semestrale. La presentazione e attuazione del piano costituiscono adempimento regionale ai fini dell’accesso al finanziamento integrativo del Ssn a carico dello Stato». Ora lo stanziamento di 10 milioni, che in una situazione di grave carenza di offerta, di ostacoli altissimi all’accesso e di scarsa uniformità territoriale sono un segnale chiaro e una risposta alla spinta (anche all’interno della stessa maggioranza là dove governa in due Regioni, Veneto e Friuli Venezia Giulia) al varo di leggi locali che offrono come risposta alla sofferenza la morte medicalmente assistita.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI