giovedì 12 novembre 2020
Un'istituzione in paese, un punto di riferimento per tutti: il Covid porta via anche questi sacerdoti il cui ministero è coinciso tutto con una comunità. Le esequie celebrate dal vescovo Angiuli
Don Lorenzo Profico, parroco di Salve, in diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca

Don Lorenzo Profico, parroco di Salve, in diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca

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Durante una commossa liturgia esequiale nella chiesa di Salve (Leccce), il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Angiuli, ha dato l'estremo saluto a don Lorenzo Profico, compianto parroco di quella comunità per 45 anni, morto a 75 anni a causa del contagio da coronavirus. Nato a Barbarano, frequenta il Pontificio Seminario romano e ricevette l'ordinazione il 29 marzo 1969. Dopo esser stato vicario parrocchiale di Alessano, assume l'ufficio di parroco a Salve, mantenuto fino a poco prima della sua morte.
Il suo lungo ministero di parroco ha tracciato un solco profondo nella vita ecclesiale della comunità, facendolo diventare un punto di riferimento anche per la società civile di Salve. «Ciò che rimarrà in modo indelebile nella memoria – ha detto Angiuli ricordando don Lorenzo e rivolgendosi direttamente a lui – è l’essere stato per tutti un padre premuroso e tenace, un consigliere attento e discreto, un maestro di vita cristiana. La tua conoscenza delle persone e delle situazioni famigliari ti ha consentito di avvicinarti a tutti con sapienza e delicatezza per lenire le sofferenze, aiutare a risolvere i problemi e far rinascere in tutti la gioia che scaturisce dalla speranza cristiana». «Ci conforta la ferma convinzione – ha concluso Angiuli – che sei saldamente afferrato dall'amore di Cristo. Ci sembra di sentire la sua voce che ti sussurra: "Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone"».

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