A Bruxelles “One of us” difende il diritto delle donne a essere madri

La Federazione europea che associa 50 realtà “pro-life” di 19 Paesi Ue fa ascoltare agli europarlamentari la voce delle madri. Che chiedono sostegno per poterlo diventare
November 10, 2025
A Bruxelles “One of us” difende il diritto delle donne a essere madri
Un momento dell'audizione degli europarlamentari a Bruxelles
La Federazione europea “One of Us” (Uno di noi) conta come suoi membri 50 associazioni di 19 Paesi. La loro competenza è l'assistenza sociale alle vite umane fragili, con una notevole specializzazione nel “sostegno alla maternità”. Insieme al nostro presidente, Tonio Borg, siamo profondamente onorati di essere stati invitati a fine ottobre nel cuore del Parlamento europeo, insieme a più di 300 persone provenienti da 16 Paesi europei, di età compresa tra i 18 e i 70 anni, che hanno trascorso due giorni a Bruxelles, uomini e donne mobilitati per tre obiettivi principali: far conoscere meglio un diritto fondamentale della Ue, capire perché e come questo diritto sia oggi minacciato, esortare le autorità politiche europee ad assumersi le loro responsabilità e tutte le conseguenze che ne derivano per rendere questo diritto forte, sicuro e garantito per tutte le donne e tutti gli uomini della Ue: il diritto al sostegno alla maternità.
Ricordo i testi vincolanti che lo proclamano e lo proteggono. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, articolo 33, dice che «la famiglia gode di protezione giuridica, economica e sociale»; il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue), articolo 153: «Politica sociale come competenza condivisa: protezione sociale dei lavoratori; miglioramento delle condizioni di lavoro, compresa la maternità»; la Direttiva Ue sulle lavoratrici in stato di gravidanza (92/85); la direttiva sull'equilibrio tra vita professionale e vita privata (2019/1158).
Tutti questi testi vincolanti concordano nell'affermare che la maternità non è solo una questione personale, ma riguarda tutta la società. Alla presenza dei deputati europei, abbiamo avuto il privilegio di entrare in contatto diretto con la realtà, ascoltando sei donne che hanno vissuto un'esperienza particolare di maternità vulnerabile e che hanno accettato di condividere con noi le loro storie incredibilmente commoventi.
Come donne, come cittadine dei loro Paesi, come cittadine europee, hanno accettato di dedicare questo tempo percorrendo centinaia di chilometri per condividere una pagina intima e seria della loro storia personale. Perché? Per permetterci di pensare a un futuro migliore per le donne in Europa, non basato su idee preconcette ma sulla vita e l'esperienza umana reale, sulla realtà.
Esortiamo oggi le istituzioni europee di tutti i partiti ad ascoltare queste donne coraggiose; a essere creative per rendere questo diritto al sostegno alla maternità non solo più conosciuto, ma reale, non solo reale, ma concreto, non solo concreto, ma efficace, non solo efficace, ma funzionante in tutta l'Ue.
Federazione europea One of Us

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