Il valore dell’informazione nell’intesa NYT-Amazon

La New York Times Company che produce uno dei più autorevoli quotidiani al mondo ha accettato di concedere in licenza i contenuti editoriali del suo New York Times ad Amazon
June 5, 2025
La New York Times Company che produce uno dei più autorevoli quotidiani al mondo ha accettato di concedere in licenza i contenuti editoriali del suo New York Times ad Amazon, affinché vengano utilizzati nelle piattaforme di intelligenza artificiale del gigante della tecnologia e dell’ecommerce. L’accordo pluriennale «porterà i contenuti editoriali del Times a essere inseriti in una varietà di esperienze dedicate ai clienti Amazon», ha dichiarato l’organizzazione giornalistica in un comunicato.  Oltre agli articoli di giornale, l’accordo comprende anche il materiale tratto da NYT Cooking, il sito di cucina e ricette del Times, e da The Athletic, il sito che si concentra sullo sport. In alcuni casi, gli estratti degli articoli includeranno l’attribuzione e un link al sito web del quotidiano americano; inoltre, l’utilizzo dei contenuti del Times potrebbe estendersi al software Alexa installato sugli smart speaker. Sebbene i termini finanziari non siano stati resi noti, questo primo accordo di licenza del Times incentrato sulla intelligenza artificiale generativa potrebbe rivelarsi fondamentale.
Per diverse ragioni. Il deal con Amazon dimostra che l’acquisizione consensuale e compensata è una via praticabile e preferibile. Al tempo stesso, rappresenta un grande assist per lo stesso New York Times nella sua causa contro OpenAI. Nel 2023 il quotidiano aveva citato in giudizio OpenAI e il suo partner Microsoft per violazione del copyright, accusando le aziende tecnologiche di aver utilizzato milioni di articoli pubblicati dal Times per addestrare chatbot automatizzati senza alcun tipo di compenso. In tribunale gli avvocati del NYT hanno portato un’argomentazione centrale: basandosi non su generici articoli di cronaca, ma su indagini specifiche che sono costate centinaia di migliaia di dollari e svariati anni di lavoro da parte di giornalisti investigativi e collaboratori. A livello legale ciò che può essere considerato protetto dal diritto d’autore è il modo unico e originale in cui un giornalista o una testata esprime i fatti accaduti, la scelta delle parole, la struttura della narrazione, l’analisi, le conclusioni di un’indagine o l’approfondimento di un reportage investigativo. Senza l’elemento di originalità espressiva e senza lo sforzo investigativo, la notizia potrebbe non essere considerata sufficientemente creativa per godere di piena protezione autoriale.
E di conseguenza, utilizzata anche per l’addestramento dei modelli di IA.  «L’accordo (con Amazon, ndr) è coerente con il nostro principio consolidato secondo cui il giornalismo di alta qualità merita di essere pagato», ha dichiarato Meredith Kopit Levien, amministratore delegato del Times, in una nota allo staff. «Si allinea al nostro approccio deliberato volto a garantire che il nostro lavoro sia valorizzato in modo appropriato, sia attraverso accordi commerciali, sia tramite la tutela dei diritti di proprietà intellettuale». La partnership ha segnato il cosiddetto prezzo del consenso, dimostrando che esiste qualcuno disposto a pagare per l’utilizzo dei contenuti del NYT. E questo precedente sarà fondamentale, perché in caso di condanna di OpenAI e Microsoft, il risarcimento al Times non dovrà essere inferiore al prezzo di consenso, più eventuali maggiorazioni dovute all’utilizzo non autorizzato. In un contesto in cui i contenuti vengono spesso utilizzati senza consenso, questo è il motivo per cui questo accordo afferma un principio chiave: la qualità va riconosciuta, rispettata e retribuita. © riproduzione riservata

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