Oltre l’ostacolo

April 21, 2025
La conversione di Francesco conta diversi episodi che ne sono il prologo. Eppure, in punto di morte, a tornargli in mente in maniera tanto forte da farglielo scrivere nel suo Testamento, c’è il suo incontro con l’uomo affetto da lebbra. Francesco sta facendo un giro a cavallo intorno ad Assisi quando il lebbroso gli si para davanti. E lui che sino ad allora aveva rifuggito chi mostrasse nel fisico quel genere di piaga, ecco smonta da cavallo per abbracciare l’uomo. A distanza di molti anni ricorda quel momento come il più decisivo. Lo fa con parole anch’esse definitive. «Ciò che mi pareva amaro», scrive, «mi fu mutato in dolcezza d’animo e di corpo». Il congedo dalla vita inquieta condotta sino ad allora avviene in quell’istante, nel momento in cui Francesco abbraccia quell’uomo, il suo aspetto, la sua malattia. «In seguito, stetti un poco, e uscii dal mondo». La misericordia provata, il calore dell’abbraccio, l’avere vinto ogni rigidezza e assenza di compassione, fanno sì che tutto nello spazio di quel breve incontro si scioglie, trova dimensione, trova una strada. Niente sarà più come prima. La vita nuova è segnata, la svolta è avvenuta. Il cuore è andato oltre se stesso, oltre l’ostacolo del proprio non aprirsi. © riproduzione riservata

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