Irrimediabile

È un colpo di scena perché le cose non vanno come dovrebbero, come era stato detto, chiesto, quasi intimato a Orfeo. In nessun modo doveva succedere che lui si voltasse a guardare Euridice nel mentre dall’Ade risalivano insieme, per amarsi felicemente di nuovo su, tra i vivi. E invece ecco Orfeo si volta, e tutto il suo piano fallisce. Un quadro del pittore Padovanino racconta in modo magnifico come quello del secondo (e definitivo) commiato tra Orfeo ed Euridice sia un perfetto “disincontro”. Schema geometrico di dissimmetria di gesti, sfasatura di sguardi, ancor prima. Nel dipinto, Euridice è raffigurata nell’attimo in cui si scioglie dall’abbraccio di lui: gli occhi sono spaventati e sfuggenti, i piedi lambiti dalle fiamme dell’Ade, lei ormai sul punto di risprofondare giù. Volta le spalle a Orfeo, che lui anche rassegnato non guarda più lei, invece tiene gli occhi chini verso il basso, improvvisamente del tutto cosciente che trattenerla ora non potrà più – mai più. Talento straordinario del pittore, quella repentina certezza rassegnata passa da un mero bagliore degli occhi scuri. In quel lampo la rinuncia definitiva. In quei loro sguardi sfasati, la distanza, da ora irrimediabile. Come irrimediabili sono i colpi di scena. © riproduzione riservata