Incomprensibile

June 5, 2025
Assolutamente all’improvviso il filosofo danese Kierkegaard decise di lasciare Regina Olsen, la giovane donna che aveva incontrato, molto desiderato, quella che era sicuro di amare e della quale aveva chiesto la mano in modo ufficiale andando a casa del padre di lei. Perché la lasciò, se poi continuò ad amarla sempre, per tutta la vita, lasciandole in eredità ogni suo bene, guardandola sposarsi con un altro uomo e con quell’altro partire a vivere altrove, lontano? La ragione di quel ripensamento tanto clamoroso, nessuno la seppe mai, forse nemmeno lo stesso Kierkegaard. Certo è che il dolore che si procurò (e procurò alla ragazza) con quell’allontanamento deliberato e drastico a lui fu necessario. Fu combustibile per il suo pensare, scrivere, vivere, persino. Sacrificando la gioia di un amore che era reciproco, assodato e sicuro come un fiume tranquillo, lui trovò altro. Molto altro, compreso sé stesso. Lasciare quella donna, voltare le spalle non ai sentimenti per lei, ma alla loro relazione, segnò una svolta esistenziale. Non basta a spiegare la scelta, una scelta causa di grande sofferenza, e assurda agli occhi del mondo. Ma per quanto esiziale, quella stessa scelta fu urgente, necessaria. Agire in modo incomprensibile per andare incontro a sé stesso. © riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA