I nostri no
Ero una studentessa universitaria quando per caso mi imbattei nella lettura di un’intervista rilasciata da Pier Paolo Pasolini. Una tra le tante, dentro la quale stava incastonata una frase che si impresse nella mia memoria. Diceva: «Il moralista dice no agli altri, l’uomo morale dice no a se stesso». Sul momento non ne compresi per davvero la portata, ma copiai la frase su un quadernetto dove trascrivevo tutto quanto andavo leggendo e mi sembrava importante. La frase possedeva una densità, insegnava qualcosa: meglio lo avrei capito in seguito. Molti anni dopo, diventata madre, continuamente mi sforzo di trasmettere a mia figlia il valore dei no che sappiamo dire a noi stessi. Nella capacità di vietarci noi da soli qualcosa sta la nostra ossatura morale più solida, la più sensata da praticare. Ben prima di Pasolini, illustri filosofi morali lo hanno detto e ribadito. A colpire di quella frase c’era (c’è) piuttosto la contrapposizione con il moralismo. Certo è che da genitore tante volte mi accade di riflettere su come quei famosi “no che aiutano a crescere”, più ancora di quelli altrui, siano i no che noi da soli abbiamo la forza di dirci. La vita morale da lì incomincia: dai limiti che noi per noi siamo in grado di stabilire. © riproduzione riservata
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