Show nuovo a metà, “Freeze” è fermissimo ma non vince
Tutte le volte che in tv parte uno show annunciato come comico, ci illudiamo che sia la volta buona, che finalmente si rida o quantomeno si sorrida di fronte a un prodotto originale, garbato e divertente. Una pia illusione, stando anche all’ultimo arrivato in casa Rai: Freeze – Chi sta fermo vince!, il martedì per sei prime serate su Rai 2. Il gioco è semplice: i concorrenti, divisi in due squadre, vengono chiusi in una stanza dove si sfidano a tentare di rimanere impassibili di fronte a qualsiasi cosa accada o li colpisca anche fisicamente: lancio di palline, di vernice, di piume, colpi di canna di bambù, raffiche di vento, spray puzzolenti, provocazioni e irruzione di vari personaggi. Il problema dove sta? I concorrenti, i cosiddetti «congelati», sono i soliti noti, otto tra coloro che sostanzialmente vivono in televisione a partire dall’onnipresente Francesco Paolantoni. Con lui Herbert Ballerina, Paola di Benedetto, Nathalie Guetta, Enzo Miccio, Sabrina Salerno, Ema Stokholma e Francesco Arienzo. Soliti noti anche per l’immancabile giuria con in testa Mara Maionchi, contemporaneamente impegnata in Italia’s got talent su Disney+. Accanto a lei l’imitatore Ubaldo Pantani e, nella prima puntata, in qualità di cosiddetta terza guest star, che sarà diversa ogni volta, il telecronista Alberto Rimedio. La giuria, definita il «Grande Freezer», assegna un punteggio valutando la capacità dei «congelati» di rimanere o meno immobili durante le prove di autocontrollo. Alla conduzione del programma Nicola Savino e Rocío Muñoz Morales. Per Savino, che il suo in qualche modo lo fa sempre anche se qui non sembra sfruttato al meglio, si tratta di un ritorno in Rai. Per la Morales non si sa di cosa si tratta in quanto la sua presenza non è stata particolarmente avvertita. A tutto ciò bisogna aggiungere che Freeze – Chi sta fermo vince!, prodotto dalla direzione Rai intrattenimento prime time in collaborazione con Fremantle, è l’adattamento italiano dell’omonimo format giapponese creato dagli stessi ideatori di Lol - Chi ride è fuori, ma se non bastasse assomiglia molto anche a Stasera tutto è possibile con cui condivide la rete e lo studio di registrazione: l’Auditorium del Centro produzione tv di Napoli. Nel nulla di nuovo anche Savino che invoca «Apritemi il collegamento» stile Grande fratello e L’isola dei famosi di Canale 5. Persino la musichetta delle sfide ricorda quella di Squid game, la nota serie coreana. Infine, per la cronaca, a vincere la prima puntata di Freeze (che ha registrato poco più di 700 mila telespettatori) è stato Francesco Paolantoni, che ha dimostrato un’imperturbabilità non comune di fronte a ogni prova, compresa quella finale di mettere la testa in una teca con due serpenti. Onore al coraggio dell’attore napoletano, ma anche questo è qualcosa di già visto in Ciao Darwin di Paolo Bonolis. © riproduzione riservata
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