Caso Lockerbie, su Sky Atlantic la fiction aiuta a capire la storia

February 10, 2025
Dalla finzione alla realtà, sia pure mediata da un prodotto televisivo. Parliamo della docuserie Lockerbie – La vera storia dell’attentato la cui prima delle quattro puntate previste è andata in onda ieri sera alle 22,15 su Sky Atlantic e Sky Documentaries in coda all’ultimo episodio della serie fiction Lockerbie – Attentato sul volo Pan Am 103. In entrambi i casi la vicenda di riferimento è quella dell’aereo partito da Francoforte e diretto a Detroit con scalo a Londra esploso in volo il 21 dicembre 1988 sul cielo di Lockerbie. Nel disastro, provocato sicuramente da una bomba nascosta all’interno di una valigia nella stiva, morirono 270 persone: 259 a bordo e 11 a terra colpite dai rottami del veivolo e dal crollo delle loro case andate a fuoco. La parte principale dell’aereo piombò sulla cittadina scozzese come una palla di fuoco tenendo conto che nei serbatoi c’erano ancora migliaia di litri di carburante per garantire la traversata oceanica. Molti dei morti erano giovani studenti. I cadaveri, come i resti dell’aereo, furono ritrovati in un raggio di molti chilometri. Da questo punto di vista la finzione (Lockerbie – Attentato sul volo Pan Am 103) aiuta la realtà (Lockerbie – La vera storia dell’attentato) proponendo visivamente, sia pure drammatizzato per scopi narrativi, quello che nessuno, ad eccezione di pochissimi testimoni, ha potuto vedere dal vivo. In ogni caso, la docuserie Sky Original, disponibile anche on demand e in streaming su Now, va oltre ricostruendo non solo l’impatto materiale dell’aereo al suolo, ma anche quello sulle famiglie delle vittime. Dopo di che ripercorre le molte tappe di una indagine complessa, che ha coinvolto e coinvolge Stati Uniti, Gran Bretagna, Libia e Iran senza che ancora si sia giunti alla conclusione. La responsabilità inizialmente attribuita alla Libia di Gheddafi è stata messa in discussione da chi ritiene che la giustizia sia stata ostacolata da ragioni geopolitiche e che la pista libica non sia che una ricostruzione del governo americano come ritorsione per essere stato estromesso dallo sfruttamento del petrolio del Paese nordafricano. Chi si è battuto in tutti questi anni per la verità, come il padre di una delle vittime, Jim Swire, che compare di persona nel documentario e nella fiction interpretato da Colin Firth, sostiene la tesi della vendetta dell’Iran per l’aereo di linea abbattuto il 3 luglio 1988 dalla marina militare statunitense, di scorta alle petroliere del Kuwait nello stretto di Hormuz nel Golfo Persico, scambiandolo per un velivolo nemico all’attacco. Morirono 290 civili innocenti. Ma se anche l’ipotesi dell’attentato pianificato dall’Iran può essere una pista molto attendibile, la voce fuori campo alla fine dei titoli di testa di ogni puntata della docuserie avverte che «niente è come sembra nella storia di Lockerbie». © riproduzione riservata

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