Pakapaka, stelle a Kinshasa
La madre ricompare ogni tanto per abbracciarlo, il padre è un fantasma mai conosciuto. Lui, David, è un bambino di strada, una condizione che accomuna migliaia di piccole vite a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo. Dopo avere vagato per mesi senza meta per le vie della città, ha trovato la possibilità di “ripartire” grazie all’abbraccio ricevuto a Benedicta, casa di accoglienza gestita da “Care”, un’associazione locale, e dal COE, un organismo di volontariato internazionale con sede a Barzio (Lecco). La musica, il canto e l’amore sono le medicine che hanno curato le sue ferite e gli hanno fatto intravedere il volto della bellezza nei volti dei volontari che si sono presi cura di lui e di tanti altri bambini sottratti a un’esistenza da invisibili. Si chiama Pakapaka il progetto creato per loro, dal nome di un frutto tropicale che, una volta tagliato, assume la forma di una stella. David e gli altri sono le stelle di Kinshasa. Vivendo insieme a orfani di famiglia e ad altri che la famiglia ce l’hanno, ha imparato a ritrovare la stima di sé, a scoprire i suoi talenti, a uscire dal buco nero della solitudine in cui era precipitato. Costruire un luogo così in Congo, significa ridare speranza. Quando gli hanno chiesto qual è il suo sogno, David ha risposto: «Costruire una casa come questa per viverci con la mia famiglia». © riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA


