Casa tra le nuvole
Come tante prima di lei, Stefania era arrivata in Italia da un Paese dell’Est con la promessa di un lavoro come badante fatta da alcuni conoscenti, che in pochi giorni erano diventati i suoi sfruttatori. Aveva provato a ribellarsi ma le violenze subite l’avevano costretta a cedere: un orecchio ridotto a brandelli con una pinza, le unghie strappate con le tenaglie, bruciature di sigaretta sul corpo. Torturata e seviziata, con la minaccia di ritorsioni sui suoi familiari, a 19 anni finisce sulla strada, il corpo ridotto a merce comprata da uomini indifferenti al suo dramma. Una sera, vedendo le sue condizioni, sono le sue stesse compagne di sventura a chiamare i carabinieri. Quando arrivano lei è nell’auto di un cliente, il tempo di aprire lo sportello e Stefania perde i sensi. Dopo un mese di ospedale viene accolta a Fabriano nella Casa tra le nuvole, fondata da don Aldo Buonaiuto nel solco del grande abbraccio d’amore offerto dai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, pioniere della lotta alla prostituzione e apostolo della carità, di cui si celebrano i cento anni dalla nascita. La sua vita è ripartita, gli sfruttatori condannati per tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù. © riproduzione riservata
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