Spettacoli, il forfait è a carico dell'Inps
Malgrado ogni precauzione, l'incidente o la malattia dell'artista, come pure di ogni addetto del settore, sono gli imprevisti in grado di interrompere o di rinviare ogni programma di spettacolo, fino al caso dell'annullamento. Il forfait, non sempre noto al pubblico, è costantemente dietro l'angolo.
Per compensare la perdita di guadagno per la mancata attività artistica interviene oggi l'Inps con un "indennizzo di malattia", iniziando con un pagamento del 60% della retribuzione media, a meno che il malato percepisca durante l'assenza dalla scena o dal programma l'ordinaria retribuzione dovuta come da contratto. Premesso che sono esclusi da questo indennizzo gli artisti e i tecnici autonomi, che operano come imprenditori di se stessi, e i dipendenti di ruolo delle fondazioni lirico-sinfoniche, tutti gli altri soggetti sono divisi dalla previdenza in due categorie: chi lavora nel settore a tempo indeterminato e chi lavora con contratto a tempo definito.
Per i primi lavoratori l'indennità di malattia viene anticipata dal datore di lavoro, che poi conguaglia il suo importo con i contributi dovuti all'Inps. Gli altri lavoratori invece ricevono la prestazione economica pagata direttamente dall'Istituto nazionale di previdenza. Questi interessati, con contratto a tempo determinato, rappresentano la situazione più diffusa nel mondo dello spettacolo, e in genere riescono a cumulare anche molteplici rapporti di lavoro nel corso dell'anno.
L'Inps precisa che anche per i pagamenti diretti dell'indennità di malattia nel settore devono essere osservate le disposizioni normative valide per la generalità dei lavoratori. Quindi il certificato di malattia, in modalità telematica, costituisce a tutti gli effetti la richiesta della prestazione. Il certificato deve essere redatto sin dal primo giorno dell'evento e trasmesso dal medico curante all'Istituto con la procedura dedicata.
Qualora questo non sia oggettivamente possibile è consentito utilizzare il certificato cartaceo, che deve essere inviato direttamente dal lavoratore sia all'Istituto sia al datore di lavoro, entro due giorni dal rilascio del medico. È opportuno – per chi riceve il pagamento diretto – inserire sul modello "SR 188" (disponibile sul sito dell'Inps come "modalità di pagamenti a sostegno del reddito") i dati per l'accredito e con l'indicazione dell'evento di malattia cui si fa riferimento.
Per compensare la perdita di guadagno per la mancata attività artistica interviene oggi l'Inps con un "indennizzo di malattia", iniziando con un pagamento del 60% della retribuzione media, a meno che il malato percepisca durante l'assenza dalla scena o dal programma l'ordinaria retribuzione dovuta come da contratto. Premesso che sono esclusi da questo indennizzo gli artisti e i tecnici autonomi, che operano come imprenditori di se stessi, e i dipendenti di ruolo delle fondazioni lirico-sinfoniche, tutti gli altri soggetti sono divisi dalla previdenza in due categorie: chi lavora nel settore a tempo indeterminato e chi lavora con contratto a tempo definito.
Per i primi lavoratori l'indennità di malattia viene anticipata dal datore di lavoro, che poi conguaglia il suo importo con i contributi dovuti all'Inps. Gli altri lavoratori invece ricevono la prestazione economica pagata direttamente dall'Istituto nazionale di previdenza. Questi interessati, con contratto a tempo determinato, rappresentano la situazione più diffusa nel mondo dello spettacolo, e in genere riescono a cumulare anche molteplici rapporti di lavoro nel corso dell'anno.
L'Inps precisa che anche per i pagamenti diretti dell'indennità di malattia nel settore devono essere osservate le disposizioni normative valide per la generalità dei lavoratori. Quindi il certificato di malattia, in modalità telematica, costituisce a tutti gli effetti la richiesta della prestazione. Il certificato deve essere redatto sin dal primo giorno dell'evento e trasmesso dal medico curante all'Istituto con la procedura dedicata.
Qualora questo non sia oggettivamente possibile è consentito utilizzare il certificato cartaceo, che deve essere inviato direttamente dal lavoratore sia all'Istituto sia al datore di lavoro, entro due giorni dal rilascio del medico. È opportuno – per chi riceve il pagamento diretto – inserire sul modello "SR 188" (disponibile sul sito dell'Inps come "modalità di pagamenti a sostegno del reddito") i dati per l'accredito e con l'indicazione dell'evento di malattia cui si fa riferimento.
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