Morti per lavoro, il nuovo sostegno ai familiari È oltre ogni umana sopportazione il dramma degli infortuni e dei decessi sul posto di lavoro. Dramma, ancor più acuto e doloroso, per il coniuge, i figli, i parenti, i colleghi del lavoratore deceduto. Nessun settore lavorativo appare esente dalla cronaca ricorrente di incidenti mortali, causati anche dalla inosservanza delle più elementari regole di sicurezza. Impietose poi le statistiche dell’Istituto Infortuni che nel corso del 2024 ha registrato 1090 vittime sul lavoro, 49 in più sul 2023. Per i familiari superstiti, improvvisamente privati del reddito essenziale del lavoratore deceduto, viene in soccorso anche il “Fondo di sostegno alle famiglie vittime di gravi infortuni sul lavoro” che prevede una particolare prestazione economica. Un recente decreto ministeriale (n. 75 del 28 maggio) ha ridefinito gli importi spettanti una tantum nel 2025 per gli eventi mortali già avvenuti e per quelli che potranno ancora accadere nel corso dell’anno. Gli importi sono calibrati secondo la composizione del nucleo familiare superstite e con una particolare attenzione per le famiglie numerose. Spetta all’Inail liquidare le una tantum in base ai requisiti precisati dalla normativa del “Fondo”. Per un singolo superstite, il beneficio spetta nell’importo di 10.358 euro, non soggetto all’Irpef. Con più di tre familiari del deceduto spetta l’importo massimo di 37.440 euro. L’importo è unico nei diversi settori dell’assicurazione infortuni (industria, navigazione, agricoltura).Diretti interessati all’una tantum sono il coniuge, la persona unita civile, i figli minori e studenti. In mancanza di questi, intervengono, se erano a carico del deceduto, i genitori, i fratelli e le sorelle. Hanno diritto alla prestazione una tantum sia i superstiti dei lavoratori che sono assicurati all’Inail sia i familiari di lavoratori non soggetti a obbligo assicurativo, come i militari, i vigili del fuoco, le forze di polizia, i liberi professionisti. Sono inoltre tutelate anche le persone che rientrano nell'assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico. L’assegno è liquidato dietro domanda di uno solo degli interessati ma indicando tutti i superstiti che ne hanno diritto e gli estremi per il pagamento. La richiesta deve pervenire alla sede territoriale dell’Inail.
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