Zona Bianca, ritrovo dei soliti noti di Rete 4
venerdì 21 gennaio 2022
Rete 4 è l'emittente a tutto talk. Le prime serate dal lunedì alla domenica, eccezion fatta per il sabato, sono occupate dallo spettacolo delle chiacchiere. Si parte con la Quarta Repubblica di Nicola Porro e si arriva a Contro corrente con Veronica Gentili. Nel mezzo ci sono tutti gli altri tra cui, il mercoledì, Zona bianca, che si annuncia come il meno gridato grazie alla conduzione di Giuseppe Brindisi. In effetti, il giornalista pugliese è garbato, elegante (con tanto di fazzoletto da taschino, polsi della camicia sganciati e braccialettino) e si raccomanda spesso di abbassare i toni. Ma non basta, perché il problema sono gli ospiti, i soliti noti che saltano da uno studio all'altro, compresi giornalisti della carta stampata che godono di presenze televisive in numero inversamente proporzionale alle copie diffuse dal proprio giornale. E nel gioco delle parti finisce che i battibecchi non mancano nemmeno a Zona bianca, titolo che non c'entra niente con #cartabianca, ma che inevitabilmente lo evoca pur riferendosi a una auspicabile uscita da zone che la pandemia colora in modo diverso. Il Covid resta comunque l'argomento principale anche di Zona bianca, che nell'ultima puntata lo ha affrontato in quattro spazi su cinque. Dapprima a proposito dell'Ospedale Galeazzi di Milano che curerebbe solo i vaccinati (e qui è scattato il primo battibecco), poi a proposito dell'efficacia dei tamponi, quindi delle terapie, per chiudere con le bufale circa la morte di un no vax. L'unico spazio Covid free, un tristissimo dibattito sulle truffe amorose. Il tutto per un totale di oltre tre ore (pubblicità esclusa) al termine delle quali non abbiamo le idee più chiare, abbiamo solo sentito meno urli, soprattutto in confronto a quelli del giorno prima con Mario Giordano… Fuori dal coro.
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