giovedì 7 febbraio 2008
I domenica di Quaresima
Anno A

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Ogni tentazione è sempre una scelta tra due amori: «Sempre sul ciglio dei due abissi / tu devi camminare e non sapere / quale seduzione se del Nulla / o del Tutto ti abbatterà» (David
Maria Turoldo).
Le tentazioni di Gesù riassumono i grandi inganni della nostra vita, e il primo è quello di sostituire Dio con delle cose: «dì che queste pietre diventino pane, questa è tutta la vita, non c'è altro!». Proclamare assolute le cose. Credere che tutto il nostro futuro è già presente in un po' di pane.
Pietre o pane? Gesù esce da questa alternativa, dove l'uomo sopravvive soltanto ma non vive, dilatando la fame del corpo verso la fame del cuore: «Non di solo pane vive l'uomo». Anzi di solo pane l'uomo lentamente muore. Una offerta di più vita è la fede: il pane è un bene inequivocabile, è buono, ma più buona è la parola. Il pane fa vivere, ma più vita viene dalla Parola di Dio. Io non sono solo mendicante di pane, ma mendicante di cielo, di giustizia e di bellezza, di felicità e di amore per me e per gli altri.
L'uomo vive di ciò che viene dalla bocca di Dio. Bellissima parola: l'uomo vive di Dio " per questo ne prova una segreta fame inappagata " e di ciò che viene dalla sua bocca. Dalla bocca di Dio è venuta la luce, con la prima parola della genesi; poi sono venuti il cosmo e tutte le creature; è venuto il bacio con cui il creatore ha alitato il suo alito di vita sull'informe polvere del suolo che era Adamo. Da allora, per ogni figlio d'Adamo, respirare è respirarLo. Dalla sua bocca è venuto il Verbo e il Vangelo.
L'uomo vive di tutto ciò, vive di Dio e di creature. Riceve vita dal pane ma anche dall'abbraccio, dalla parola di Gesù e dai sogni di una creatura che gli cammina a fianco; l'uomo vive di profezia e di parole appena sussurrate. E posso dire, ognuno sa a chi può rivolgersi: di Dio e di te io vivo. Anche tu sei bocca di Dio, che respira il suo respiro. Tu, sillaba della Parola.
Gesù ci mostra il metodo biblico per affrontare le tentazioni. Alla parola dell'inganno oppone la parola di Dio. Anch'io sono chiamato a scegliere: vivere è scegliere. La luce per le mie scelte la trovo nel Vangelo, fonte di uomini liberi. La forza per scegliere viene dalla forza dei miei ideali, nasce quando evangelizzo di nuovo me stesso, ridicendomi amori e valori; viene dalla forza con cui il Forte mi ha preso il cuore. Così mi oppongo a ciò che dà morte: con la Parola che fa vivere.
Letture: Genesi 2,7-9;3,1-7; Salmo 50; Romani 5,12-19 (forma breve: Romani 5,12.17-19); Matteo 4,1-11.
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