Viaggio nei profili social dei giovani uditori al Sinodo
domenica 21 ottobre 2018
Alcuni li abbiamo conosciuti direttamente grazie ai responsabili della comunicazione sinodale, che a uno a uno li hanno invitati ai quotidiani briefing o li hanno resi protagonisti di brevi interviste multicanale. Altri sono noti soprattutto alla Chiesa dalla quale provengono, e che insieme ai loro vescovi rappresentano. Sto parlando dei 36 «giovani» (o forse più: dipende a che età si finisce di essere giovani) che stanno partecipando, in veste di uditori, al Sinodo dei vescovi. Mi sono chiesto se ci sia qualcuno di loro che usa i canali digitali per raccontare la propria esperienza in Vaticano, per cui sono andato alla ricerca del loro profilo Facebook, individuandone con certezza 21. Ciò non ha significato automaticamente trovare racconti dall'interno dell'assemblea, anzi: spesso la loro vita di sinodali è appena deducibile (ad esempio dal comparire, nell'immagine di copertina o del profilo, di piazza San Pietro o di papa Francesco), o non lo è per nulla, a chi, come me, non goda della loro «amicizia». Certo c'è anche chi, come Tri Minh (Ho Chi Minh) e Thomas Andonie (Regensburg), pubblica resoconti dal Sinodo ogni giorno, compresi i testi integrali dei propri interventi in aula. Talvolta, invece, da Facebook si rimanda ai propri reportage ospitati da fonti più pubbliche, come il sito diocesano di Paramatta, per i video di Sebastian Duhau, o il Sir, per il «Diario del Sinodo» di Federica Ancona. C'è poi il caso in cui il riferimento al Sinodo è di tipo personale: come per Yadira Vieyra (Chicago), che racconta l'orgoglio di aver letto lei, davanti all'assemblea, la relazione del suo circolo minore e mostra un selfie col Papa (con battuta), o per Vincent Paul Nneji (Lagos) che di selfie con il Papa ne ha una serie, insieme a molte altre immagini sinodali e romane. Il suo soprannome è Conqueror: ma a scorrerne i post, sembra che sia la Città eterna ad averlo conquistato.
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