Una superstizione americana e i siti acritici che la riportano
domenica 20 marzo 2022
«In giro per il mondo, è pieno di gente davvero convinta che seppellire dentro a un vaso di fiori una statuetta» di san Giuseppe «possa aiutare a vendere la propria casa più rapidamente e a un miglior prezzo». Seguo da abbastanza tempo il blog “Una penna spuntata” di Lucia Graziano per considerare credibili le notizie dalla quali prende spunto. Infatti, lanciando su Google la stringa «seppellire statua san Giuseppe» ho trovato varie conferme a quanto la storica e blogger illustra con la consueta perizia nel suo ultimo post ( bit.ly/3JCcIiU ), pubblicato in occasione della solennità che la Chiesa dedica allo sposo di Maria. Sono una dozzina, nelle prime schermate, i link italofoni che rimandano a questa superstizione alternativa-complementare al lavoro delle agenzie immobiliari. Per lo più si tratta di post (non recenti) che, con sufficiente distanza critica, rimandano alla sua origine contemporanea e statunitense. Anche i link ai siti di e-commerce, che vendono in kit tutto l'occorrente, puntano oltre Atlantico. Tra le voci acritiche: il multilingue “WikiHow”, sezione filosofia & religione ( bit.ly/3IntcKz ), che almeno raccomanda: «Anche se stai sotterrando la sua statua, san Giuseppe è comunque un santo, e devi dimostrare un certo grado di rispetto per il suo ruolo». Il sito “Bigodino.it”, sezione lifestyle ( bit.ly/3CUkQc2 ), che definisce la pratica «un rito propiziatorio che può risultare utile», pur ammettendo che «molti cattolici sono infastiditi da questa usanza». Il sito di un'impresa di pompe funebri, che, in una sezione di cultura generale funeraria, inserisce, per una pretesa analogia con la sepoltura dei defunti, anche questa usanza. La quale, scrive “Una penna spuntata”, è «nata negli USA negli ultimi scorci degli anni 70», è esplosa «a partire dagli anni Duemila» e non accenna a regredire: ancora un anno fa il “Catholic News Service” ( bit.ly/3CYDLm7 ) ammoniva, per bocca di un sacerdote: «Sa di superstizione, non di fede».
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