Una mamma scrive agli scout durante la Partenza del figlio
domenica 14 novembre 2021
Non c'è bisogno di essere uno scout, o di esserlo stato, o di avere figlie e figli scout, per cogliere la bellezza della lettera che una mamma di Bari ha inviato ai capi scout il giorno in cui suo figlio ha «preso la Partenza», cioè ha concluso il proprio cammino educativo. L'ha pubblicata il 10 novembre, con le dovute autorizzazioni, Vanessa Serino, una dei capi ai quali era indirizzata, e da qui l'ha subito ripresa la pagina Facebook "Fedeli e Ribelli" ( bit.ly/3ky5jH7 ), curata da Emanuele Locatelli. Pagina non ufficiale, ma assai popolare presso lo scoutismo italiano di ispirazione cattolica: basti pensare che conta 16mila follower (poco meno di tutti i soci Agesci dell'intera Sicilia). È da qui, a giudicare dalle migliaia di like e condivisioni ricevuti, che la lettera sta continuando a diffondersi. L'autrice racconta la sua esperienza di madre di uno scout che, mentre il figlio «imparava a fare» lo zaino, «cercava di svuotare» il proprio dalle ansie, dalle resistenze a certe decisioni dei capi, dalla convinzione di dover essere «l'unico punto di riferimento» nell'educazione dei figli. Un'esperienza, la sua, densa di gratitudine per la passione degli educatori, fino alla «fierezza di essere la madre di uno scout», e ricca perché pienamente vissuta, tra «adolescenti maleodoranti» trasportati in auto al ritorno dal campo e dolci condivisi per le colazioni della domenica mattina, «perché le cose si fanno per tutti e non solo per tuo figlio». Fino a farle chiedere nella preghiera che la Partenza non segnasse (e in effetti non l'ha segnata) un'uscita del figlio dall'impegno attivo nell'associazione. E a farle dire le migliori parole che un genitore possa pronunciare, davanti a Dio, per i propri figli "in partenza", che siano o no scout: «Spero che sia capace di darsi al prossimo, di amare e servire, che per me è l'essenza dell'essere cristiani, e che sia capace di trasmettere quello che ha ricevuto, con generosità, passione, gioia».
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