Una giovane donna che fa notizia perché è felice di essere al mondo
domenica 11 agosto 2019
Perle dal web. Il titolo della rubrica di "Aleteia" appare quantomai appropriato a ospitare il post di Giovanni Marcotullio ( bit.ly/2YPxTu1 ) che vi è appena comparso. La storia che riporta, infatti, non ci sarebbe giunta se la sua protagonista non avesse scelto la Rete per narrarla, come si conviene a una ragazza di 27 anni, una millennial. Nel suo ultimo tweet, il giorno del compleanno, mostra il biglietto con il quale la madre l'ha deposta – appena nata – sui gradini dell'ospedale di Nantes: «Mi chiamo Alexandra. Sono nata sabato 8 agosto 1992 all'1.30 del mattino. Poiché mamma non può occuparsi di me, vi ringrazio di prendervi cura di me». Adottata quando aveva tre mesi, felice della sua «sola famiglia», vorrebbe tuttavia conoscere la madre biologica «per ringraziarla per il suo atto così coraggioso». L'appello, spiega Marcotullio, è centrale nel suo diario digitale, dove sono presenti altri documenti e dove ogni nuovo rilancio è accompagnato da reazioni in quantità ben superiori a quelle degli utenti normali come lei in effetti è. Non tutte empatiche con la sua ricerca – c'è chi la mette in guardia dal rischio di imbattersi in qualche profittatrice – e neppure con la sua valutazione positiva del gesto materno. Non c'è da stupirsi di tanto interesse: l'«esposizione» di un figlio e il desiderio di questi, anche se adottato, di conoscere il «vero» genitore è un topos narrativo amatissimo e frequentatissimo, mentre la domanda sulla qualità morale di quel gesto è ben più grande di tutti i tweet con i quali potremmo risponderle. Ciò nulla toglie al valore di questa testimonianza, della quale, come commenta online un cappellano ospedaliero, bisogna ringraziare Alexandra. Per il suo significato di contrappunto alla infuriante «sinfonia abortista», certamente, come sottolinea "Aleteia". E anche perché, una volta tanto, attraverso la Rete fa notizia una giovane donna che non è ferita dalla vita, ma al contrario annuncia di averne una «felice e piena di amore».
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