Una fotografia, una conversazione e l'esempio che se ne può trarre
venerdì 28 luglio 2017
Circola in Rete da qualche giorno un'immagine che ritrae padre Sosa, generale dei gesuiti, seduto in un tempio buddhista in meditazione insieme a dei giovani monaci. Piuttosto che la scontata lapidazione comminatagli dalla blogosfera ecclesiale antimoderna, ha attirato la mia attenzione la ricca conversazione innescata da un post di Paolo Fucili su Facebook: essa infatti è durata un giorno e mezzo – un tempo eterno, secondo i cronometri dei social network – e vi sono intervenute, sino alle ore piccole, altre 28 persone, per un totale di 139 interlocuzioni. Ne riassumerei così l'oggetto: "Il comportamento scelto da padre Sosa è stato opportuno in ordine alla testimonianza della propria identità che un cristiano è tenuto a dare, a maggior ragione se nella Chiesa ricopre alte responsabilità?", e personalmente rispondo che ho trovato molto soddisfacente la contestualizzazione offerta da Paolo Pegoraro (che attinge al sito della Curia generale della Compagnia di Gesù tinyurl.com/ybn7ywlx ), la quale ribalta la prospettiva assunta dai "critici".
Ma quel che mi interessa qui sottolineare è il mix di qualità, libertà e gratuità che quella conversazione ha offerto. Tutti attributi che non vengono sminuiti (anzi...) dalla circostanza che essa si è svolta entro una comunità relativamente omogenea, fatta in maggioranza di giornalisti-comunicatori, che forse si conoscono anche di persona. Ho ammirato l'evidente rispetto che ciascun interlocutore aveva per gli altri, pur nell'esplicita e ferma diversità di vedute. Non mi è dispiaciuto se, in alcuni momenti, qualcuno ha ceduto alla scorciatoia della battuta brillante, ma ho altrettanto apprezzato che qualcun altro sia riuscito a riportare lo scambio su binari più concreti e costruttivi. L'ho trovato in sostanza un esempio non perfetto, ma certamente calzante del contributo che mi aspetto dalla Rete al cantiere dell'opinione pubblica nella Chiesa. E confido che chi vi ha partecipato o solo assistito ne abbia tratto elementi per ispessire il suo giudizio sui fatti.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: