Un omaggio all'orecchio di papa Leone
venerdì 22 luglio 2016
Nel 1513, a 38 anni, Giovanni di Lorenzo di Piero de' Medici (1475-1521) viene eletto papa col nome di Leone X. Secondogenito di Lorenzo il Magnifico, è cresciuto in una famiglia dalla quale ha ereditato una predisposizione verso tutte le forme d'arte e cultura (tra i suoi tutori, Poliziano e Marsilio Ficino), muovendosi a proprio agio tra letteratura, pittura, scultura, architettura e soprattutto musica. Durante il suo pontificato è stato un mecenate attento e generoso, e come un principe rinascimentale è stato immortalato da Raffaello. Il ritratto discografico realizzato dall'Ensemble La Morra The Lion's ear: “L'orecchio del leone” (o “di Leone”?) è un'antologia che scandaglia diversi rivoli creativi, tra il repertorio sacro e profano, vocale e strumentale, ad opera di autori attivi in Vaticano o vicini al Papa. Come Heinrich Isaac, che fu suo maestro durante il cardinalato, qui presente con i brani Sancte Petre, ora pro nobis e Quid retribuam tibi, Leo?; e poi Jean Mouton (In tribulatione omni), Bernardo Pisano (O vos omnes) e il maestro della cappella pontificia, Elzéar Genet, meglio conosciuto come Carpentras (Jerusalem convertere).E mentre i direttori della Morra si cimentano da solisti – il liutista Michal Gondko con due pezzi di Francesco da Milano e la clavicembalista Corina Marti con un Ricercare di Marco Antonio Cavazzoni – il percorso continua intorno a Leone X, egli stesso compositore; un canone a tre voci e il mottetto Spem in alium. Chiusura ad effetto con il Salve Regina di Josquin Desprez, gemma che incorona questo progetto sul trono della più alta arte polifonica.AA.VV.THE LION'S EARLa MorraRamée. Euro 20.00
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