Tv, Coppa del mondo tangentopoli globale
martedì 22 novembre 2022
Alla vigilia della cerimonia d’apertura e del fischio d’inizio dei Mondiali di calcio in Qatar, il canale Nove ha proposto sabato in prima serata Chi ha venduto la Coppa del mondo?, un documentario di Daniel Di Mauro e Morgan Pehme che ricostruisce l’incredibile vicenda su come la più importante competizione calcistica sia stata venduta al miglior offerente da alcuni alti dirigenti del calcio internazionale. Il documentario (recuperabile ora sulla piattaforma di Discovery+) si basa soprattutto su un’inchiesta di Heidi Blake e Jonathan Calvert pubblicata dal «Sunday Times» nel 2014 rivelando una corruzione dilagante nel cuore della Fifa, la federazione calcistica allora presieduta da Sepp Blatter. Si tratta pertanto di vecchie notizie, che allora comunque sconvolsero il mondo e non solo quello del calcio, ma che rilette oggi acquistano ulteriore valore. Basti pensare che in quel 2014 per la prima volta vennero indicate due nazioni ospitanti: la Russia per il 2018 e il Qatar per il 2022. La Russia non era ancora quella dell’invasione dell’Ucraina, ma già aveva annesso la Crimea. In quanto al Qatar, si trattava di una nazione deserta, con temperature estive insopportabili, senza tradizione calcistica, nemmeno uno stadio di livello mondiale, irrispettosa delle donne e dei diritti civili, ma con tanti soldi, parte dei quali sarebbero stati utilizzati per quella che il documentario definisce una «corruzione su scala industriale» in cui rientrava anche la Russia di Putin. Da tempo si rincorrevano voci che l’assegnazione dei Mondiali di calcio ai vari Paesi fosse governata da tangenti, corruzione, giochi politici, accordi sottobanco e avidità. In quell’occasione i due giornalisti inglesi portarono le prove, mentre in questi giorni in Qatar si gioca a calcio quasi come se nulla fosse. © riproduzione riservata
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