“The Real” si salva dalla tv del torbido
venerdì 3 marzo 2017
L'idea non è nuova. In America la realizzano da un pezzo. Ma mettere insieme cinque donne a condurre un programma televisivo è pur sempre un'impresa. Lo diciamo con la speranza di non essere accusati di ricorso a facili luoghi comuni o peggio ancora di maschilismo. Ma quando le cinque in questione sono piuttosto esuberanti e gli argomenti trattati spesso futili, il rischio del chiacchiericcio e del parlarsi addosso è dietro l'angolo. Il programma è il nuovo talk show pomeridiano di Tv8 (in onda dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18) che recupera il titolo originale statunitense The real. Le cinque donne sono Daniela Collu, Filippa Lagerbäck, Marisa Passera, Ambra Romani e Barbara Tabita. In maggioranza conduttrici e attrici più una chef con partecipazioni televisive. A loro si aggiunge la presenza più o meno fissa di Mara Maionchi, produttrice discografica, ma ormai più che altro personaggio televisivo. Anche il plaudente e ridente pubblico in studio è in maggior parte al femminile. Pure quello di fronte al video si presume sia tale. Alla fine, dietro al motto «Tu lo pensi, loro lo dicono», saltano fuori commenti da salotto o salone di parrucchiere: «cose da donne», si sarebbe detto una volta. Ed è così che la partecipazione di Maria De Filippi al Festival di Sanremo può essere valutata attraverso «alcuni vestiti che evidenziavano i suoi difetti» o le collane che «sembrano prove ricompensa di un reality». In mezzo alle rubriche “Chi ha lasciato chi”, l'oroscopo, i consigli di bellezza e i dibattiti su “Rasoio o ceretta?”, può saltar fuori anche la “Voglia di maternità”. Gli ospiti in studio, nel migliore dei casi, sono legati alla rete o al gruppo Sky di cui Tv8 fa parte, anche se sono spesso di livello come Pif o Cattelan. Mentre alla Littizzetto, tra gli altri, è toccata “La macchina della verità”, che in un gioco di parole è semplicemente un viaggio in auto con Filippa Lagerbäck durante il quale non si possono dire bugie. A riempire le due ore, pubblicità a parte, qualche quiz e un'idea per un piatto in cucina. Il programma, in definitiva, è quello che è, ma certo se fai tanto di cambiare canale e ti ritrovi alle prese con i soliti delitti, le solite tragedie e il solito rimestare nel torbido, si finisce allora per apprezzare The real come male minore continuando a rimpiangere la Tv dei ragazzi.
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