Allo scrittore Mario Soldati, autore del primo reportage enogastronomico della Rai, si deve anche il primo viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie del nostro Paese per suggerire come imbandire la tavola del 25 dicembre. Era il 1958. S’intitolava Il pranzo di Natale. La televisione nel frattempo è molto cambiata. Potremmo dire rivoluzionata. Eppure, dopo 64 anni, non disdegna di continuare a dare suggerimenti per il pranzo di Natale, appunto. Magari anche solo per il dolce, come fa Artisti del panettone, il programma in onda su Sky Uno e in streaming su Now in questi giorni prenatalizi, dal 19 al 22 dicembre alle 17, con quattro speciali (disponibili on demand e visibili su Sky Go) in cui una dozzina di pasticcieri tra i più famosi d’Italia propongono, uno per ciascuno, un dolce natalizio ispirato al più famoso di tutti, il panettone artigianale. Ad esempio il maestro pasticciere Lucca Cantarin, nella prima puntata, ha realizzato una sua versione del Pain perdu. E mentre i dodici si cimentano tre per puntata, l’ospite fisso Luigi Biasetto, vincitore della passata edizione di Artisti del panettone, dispensa pillole di saggezza su come riconoscere un buon panettone o come portarlo in tavola. In ogni caso, pur essendoci un vincitore, il programma di Sky non prevede la classica sfida, né tantomeno la spettacolarizzazione da cooking show. Insomma, in Artisti del panettone c’è poco show: ci sono ricette (rigorosamente riepilogate alla fine) e indicazioni precise per come preparare un dolce di Natale. Ad aggiungere qualche piccola curiosità o sollecitare il racconto di storielle personali dei maestri pasticcieri ci pensa Chiara Maci, conduttrice tv e scrittrice i cui libri ogni tanto compaiono in qualche inquadratura, così come i tanti prodotti che sponsorizzano il programma. © riproduzione riservata