Storia di un motore di ricerca che ha san Paolo come modello
domenica 28 maggio 2017
La comunità ecclesial-mediatica arriva alla Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che per il 2017 si celebra oggi, con un percorso che somiglia all'anno liturgico. Con i suoi tempi forti, che sono la festa di san Francesco di Sales, il 24 gennaio (quando il Papa pubblica il suo annuale Messaggio) e la giornata odierna. In questi periodi le occasioni di riflessione su come si possa articolare la comunicazione pubblica in forza di un'ispirazione cristiana si intensificano. È dunque ragionevole che “Aleteia” abbia scelto proprio tale giornata per lanciare il suo chatbot ( tinyurl.com/yahftvj6 ).
Molti sapranno che cos'è “Aleteia”: una grande «rete globale cattolica», internazionale e super professionale, attiva dal 2012 in campo informativo e formativo «per condividere risorse sulla fede con quanti cercano la verità» (così la vecchia homepage). Forse non altrettanti, pur usandoli già, sapranno che cosa sono i chatbot: quei programmi che simulano una conversazione (chat) tra “robot” ed essere umano, spiega Wikipedia. Quello di “Aleteia” si chiama ePaul (infatti porta i segni dell'Apostolo delle genti), ma anche se si dà delle arie da «prima intelligenza artificiale evangelizzatrice del mondo» promette solo, un po' più modestamente, di aiutarci a trovare le parole con le quali condividere la nostra fede con gli altri. Come farà? Indichi con tre clic il profilo di questo “altro” che vorresti evangelizzare (persona amata, amico o conoscente; quanti anni ha; se vuoi parlargli di speranza, paura sofferenza o aspirazioni) ed ePaul pesca dal ricco archivio di “Aleteia” quattro o più storie.
Sono sollevato: alla fin fine non è che un motore di ricerca, appena travestito. Molti contenuti di “Aleteia” sono interessanti e un tale modo di cercarli/trovarli ne esalta la finalità apologetica. Ma in questa app, come in genere nei chatbot (vedi ancora Wikipedia), non vedo una forma di intelligenza artificiale, tantopiù evangelizzatrice come quella di san Paolo. Anche se bisogna pur avere dei modelli...
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: