Semplicità e letizia: in un video il canto di tre ragazze col velo
venerdì 15 maggio 2020
La casa di Los Angeles della fraternità francescana Poor of Jesus Christ, famiglia religiosa femminile fondata in Brasile, ha pubblicato il 2 maggio scorso sulla sua pagina Facebook un video di due minuti ( bit.ly/2yZfMH1 ). Mostra tre suore che eseguono in forma di cup song la celeberrima Preghiera di San Francesco. In capo a due settimane quel video, del quale "Church Pop" ha parlato solo qualche giorno fa ( bit.ly/2T2w1cY ), ha superato le 500mila visualizzazioni. Dopo aver consultato, nell'ordine, i miei figli e i motori di ricerca, ho appreso che le cup song (esecuzioni a cappella ritmate dal battito alternato delle mani e di bicchieri o tazze su un tavolo) sono "roba vecchia": erano diventate di gran moda digitale sei-sette anni fa, sulla scorta di una scena del film "Pitch Perfect" (un teen-musical) e dei tutorial nati nella sua scia.
Il filmato è ripreso da una camera fissa, probabilmente quella di uno smartphone o di un tablet. La scena è spoglia: un ambiente piccolo, un tavolino quadrato di foggia antiquata, Francesco d'Assisi che osserva indulgente la scena da un'icona che rimane sullo sfondo. L'esecuzione delle suore è di buon livello ma non trascendentale, la musica facile, il testo noto. Perché allora questo video ha catturato l'attenzione di un numero così grande di persone?
Perché, nella sua semplicità, è delizioso. Soprattutto nella seconda parte, quando le immagini diventano in bianco e nero (l'unico virtuosismo tecnico che le suore si sono concesse) per segnalarci che stiamo assistendo al backstage, e ci mostrano nient'altro che tre ragazze col velo che, chiuse in casa, giocano tra loro e si divertono. Volevano comunicare, in questi «tempi incerti, di dubbio e di disperazione, di buio e di tristezza», qualcosa della «perfetta letizia» francescana, che nasce, scrivono, non «perché tutto va bene» ma perché abbiamo fede «in un Dio Padre che ci protegge». Ci sono riuscite.
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