Uno Stephen King senza horror per lettori bambini
martedì 20 giugno 2017

Uno Stephen King senza horror per lettori bambini; alla soglia dei settant’anni il maestro del brivido dedica ai più piccoli un racconto da favola della buonanotte, la storia – che si immagina scritta nel 1942, della inossidabile amicizia tra Bob, il miglior macchinista della Compagnia ferroviaria del Medio-Mondo sul tratto St Louis -Topeka e Charlie, il miglior treno in circolazione. Non c’è solo il legame solido di una vita tra uomo e macchina, Bob è il solo a sapere che Charlie è una locomotiva speciale, un treno vivo per davvero e parlante diventato per lui, rimasto solo dopo la morte della moglie, l’unico vero amico. Ma si sa che i tempi corrono più dei treni e anche per il vecchio Charlie, locomotiva a carbone, arriva il giorno della pensione. Una fiammante motrice
diesel a cinquemila cavalli è pronta a prendere il suo posto.


Sicché Charlie finisce ad arrugginirsi sul binario morto, mentre Bob, che certo non tradirebbe mai il suo amico, rifiutandosi di guidare la nuova motrice finisce a fare il pulitore del deposito. Ma la storia non finisce qui: Bob ha in serbo una seconda sorprendente chance. Charlie Ciu-Ciu (Sperling & Kupfer; 14,90 euro) ha una storia editoriale curiosa a cominciare dallo pseudonimo con cui Stephen King si firma, Beryl Evans, personaggio che compare in “Terre desolate”, il terzo volume della saga “La torre nera”. Così lo scrittore strizza l’occhio ai lettori adulti: il protagonista Jake Chamber a un certo punto si imbatte in un libro per ragazzi che porta proprio il nome di “Charlie Ciu-Ciu” firmato, appunto, da Beryl Evans. Le illustrazioni giocate sui toni seppia di Ned Dameron - che ha illustrato “Dungeons and Dragons” e ha creato le copertine di molti romanzi, tra i quali appunto “Terre desolate”- aggiungono alla storia quella patina di passato che si addice ai tempi delle locomotive a vapore. Ma anche una piccola nota di inquietudine grazie a quel sorriso metallico e un po’ malizioso di Charlie. Dai 3 ai 99 anni

Torna in libreria in una nuova edizione, con una copertina che riprende una scena del film da qualche settimana nelle sale cinematografiche, Sette minuti dopo la mezzanotte (Mondadori; 16 euro), romanzo scritto da Patrick Ness che ha ripreso l’inizio e sviluppato l’idea centrale di un soggetto di Siobhan Dowd, amatissima e talentuosa autrice inglese di origini irlandesi, i cui libri hanno cominciato a essere tradotti in Italia dopo la sua scomparsa, a quarantasette anni nel 2007.


La storia del tredicenne Conor O’Malley, dell’incubo che lo tormenta e del mostro che puntualmente gli si materializza sette minuti passata la mezzanotte è toccante e struggente nella sua crudezza ma raccomandabile lettura per ogni adolescente e non solo; romanzo di formazione che entra nel vivo di temi che hanno a che fare con la paura, la morte e il dolore oltre che con tutte quelle contraddizioni della vita che ci interrogano sul valore della verità e delle menzogne più comode. Conor è un ragazzino fragile che sta vivendo un momento particolarmente buio della propria vita: sua madre ha in cancro e le cure non stanno dando i risultati sperati. Suo padre se n’è andato da tempo in America e quanto agli amici, non ne ha. Neppure a scuola va meglio: qui Conor si trova a subire oltre alla commiserazione degli insegnanti le angherie di un gruppetto di compagni prepotenti e teppisti. Ma quel che è peggio sono le notti, tormentate da un incubo terribile, soffocante, che lo schiaccia in una angoscia indicibile e inconfessabile. Una sera però insieme all’incubo si presenta davanti alla sua finestra un mostro, una creatura spaventosa, nientemeno che il gigantesco e antico tasso che si erge sulla collina, con voce, braccia, artigli e bocca umani. Il mostro però non è lì per divoralo né per fargli del male, ma per aiutarlo. E lo farà attraverso il racconto di tre storie dopodiché sarà Conor stesso a raccontare la propria, quella che lo ossessiona e di cui ha paura. Solo così potrà scoprirne il senso, sebbene straziante. Una scrittura alta, emozionante, non convenzionale quella di Patrick Ness che arriva dritta al cuore, commovendo e intenerendo il lettore. Come sarebbe piaciuto a Siobhan Dowd. Non si può infine tralasciare il valore aggiunto delle illustrazioni in bianco e nero di Jim Kay, tenebrose e potenti, per le quali ha ottenuto la Kate Greenaway Medal. Imperdibile. Dai 14 anni.

L’incursione in un sito internet in cui le persone caricano vecchie foto di scuola nella speranza di ritrovare i compagni di un tempo sembra alla quattordicenne Ruth, spinta dalla sua amica Déborah, un’idea geniale. Un gioco divertente per scoprire da una foto di classe del liceo del padre quale delle due gemelle raffigurate, somiglianti come gocce d’acqua, fosse la madre e quale la zia. Entrambe scomparse, l’una morta per un ictus, l’altra annegata nel fiume, vittima forse di uno strangolatore seriale. Iniziata ingenuamente, la ricerca effettuata a nome del padre ma a sua insaputa, si rivela ben presto un gioco pericoloso che solleva equivoci rischiosi, coinvolge personaggi disparati e riapre antiche ferite e antichi sospetti. Soprattutto insinua in Ruth il dubbio di un
coinvolgimento colpevole del padre nella scomparsa delle due donne.


Marie-Aude Murail, autrice versatile e gran narratrice, percorre questa volta il genere giallo: “L’assassino con la cravatta” - titolo francese del romanzo uscito in Francia nel 2010 - è diventato nell’edizione italiana Persidivista.com (Giunti editore; 14,90 euro), un thriller avvincente, ben congegnato in cui su una trama intricata che si costruisce a si smonta di continuo, aleggia un passato fatto di silenzi e distanze tra le persone, di rancori, illusioni e false promesse. Raccontare di più toglierebbe troppo gusto alla storia che di riflesso guarda con preoccupazione all’uso sempre più spregiudicato e irresponsabile dei social. Per gli appassionati di scrittura, magari aspiranti scrittori, una chicca in appendice: una sorta di diario di bordo in cui Marie-Aude Murail racconta in uno spaccato di vita quotidiana come è nato il romanzo e i suoi protagonisti. Dai 15 anni

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