“Red carpet”, sopra le righe: più confusione che risate
sabato 8 febbraio 2025
Non più di un paio di settimane addietro si diceva che in tv è più facile far piangere che ridere. Di fronte ai reality o presunti tali, ma soprattutto al loro interno, si piange molto. Di contro, con i programmi d’intrattenimento si ride poco. Una nuova conferma, se mai ce ne fosse bisogno, arriva da Red carpet - Vip al tappeto in rete sulla piattaforma Prime Video con le prime quattro puntate. Presentato come un game show più che un reality, Red carpet propone una sorta di gara fra tre squadre di guardie del corpo (composte dai comici Francesco Arienzo, Awed, Herbert Ballerina, Ginevra Fenyes, Michela Giraud, Brenda Lodigiani, Pierluca Mariti, Antonio Ornano e Gabriele Vagnato) che devono scortare verso una limousine cinque star in abito da sera e tacchi a spillo (Elettra Lamborghini, Valeria Marini, Melissa Satta, Giulia De Lellis e Cristiano Malgioglio che continua a proporre il suo stucchevole e ambiguo personaggio). Il tragitto è segnato da un tappeto rosso, il red carpet appunto, che le cosiddette star devono percorrere senza mai mettere i piedi fuori nonostante una serie di ostacoli, di interferenze di disturbatori in veste di hater (gli odiatori dei social) e di prove di modesta abilità fisica. La diva (chiamiamola così) che esce dal tappeto anche solo per un attimo con la punta del piede perde uno dei suoi bodyguard. Vince la squadra che riesce in meno tempo e meno penalità a scortare la star alla destinazione finale. L’ultimo ostacolo prima della limousine è un enorme piccione che scarica decine di litri di un liquido verdastro. Questo per capire anche il livello degli imprevisti. A condurre il tutto, da una specie di sala comando, c’è una scomposta Alessia Marcuzzi sostenuta in voce come vuole la tradizione dalla Gialappa’s Band, ormai ridotta a un duo (Marco Santin e Giorgio Gherarducci). Delle sventure televisive degli altri normalmente si dovrebbe ridere (ci sono programmi ad hoc in proposito: vedi Paperissima), ma con Red carpet non si ride, soprattutto perché non c’è niente di naturale. I comici, le star e la conduttrice viaggiano sopra le righe credendo, come spesso succede, di essere simpatici. In realtà, a parte i Gialappi che alla fine si salvano sempre, tutti gli altri appaiono soltanto esagerati ed esagitati. Soprattutto i comici cercano (forse giustamente dal loro punto di vista) di guadagnarsi uno spazio televisivo personale alla faccia della gara. Se poi si deve ridere per i simil megabisogni del megapiccione, siamo come suol dirsi alla frutta. E poi questo fatto dei presunti vip proposti un po’ in tutti i programmi, game show o reality che siano, sta veramente venendo a noia. L’unica nota positiva, assieme all’ambientazione nel castello di San Lorenzo De Picenardi in provincia di Cremona, è che ogni puntata dura non più di trenta minuti e che per ora sono solo quattro. © riproduzione riservata
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