Su RaiPlay sono disponibili le sette stagioni di Play Books, la produzione Rai Contenuti digitali e transmediali dedicata alla lettura di cui ogni giovedì viene messa in rete una nuova puntata e che in qualche modo si aggiunge ai tanti programmi di libri di cui scriveva ieri Tiziana Lupi. Si tratta di un contenitore piuttosto originale nell’impostazione, nei ritmi e nella durata (una ventina di minuti), firmato da Giulio Di Martino e scritto con Valeria Botta e Ilaria Gaspari, che come filosofa, quest’ultima, introduce anche il tema della settimana. L’ultimo argomento: «Chiese e spiritualità». Un viaggio aperto con i versi della poetessa americana Anne Sexton per la quale la fede in Dio può essere anche un «filo sottile»: l’importante è che ci sia. A seguire la scrittrice francese Victoria Mas che parla del suo libro L’apparizione. Quindi la fumettista Zuzu che presenta Quasi quasi mi sbattezzo, un fumetto di Alessandro Lise e Alberto Talami. Mentre Vins Gallico ci porta in Calabria con il suo romanzo Il Dio dello stretto su giustizia divina e terrena. Tra i vari interventi anche quello del comico Max Angioni per illustrare l’irriverente rilettura del Vangelo attraverso il suo libro Mistero brutto con un Gesù catapultato nel mondo dei social di oggi. Spazio anche a una buona «lettura» da parte di Matteo Vitelli del film Bianca come il latte, rossa come il sangue, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia e diretto da Giacomo Campiotti. Si capisce, pertanto, che si tratta di indicazioni abbastanza contrastanti, che possono incuriosire il lettore, ma non sappiamo quanto realmente lo possano aiutare ad approfondire l’argomento. La conferma arriva anche dal «podio» di quelli che Play Books giudica i migliori libri di spiritualità dove l’indiscutibile I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij viene sorpassato sul gradino più alto da Q di Luther Blissett.
© riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI:
