Ragionieri, una riforma in salita
martedì 15 ottobre 2013
È in vigore da pochi giorni la riforma pensionistica adottata dalla Cassa di previdenza dei ragionieri sulla scorta delle indicazioni della riforma Fornero.Tra le numerose novità della riforma, definite dopo un lungo confronto della Cassa con i ministeri vigilanti, spiccano l'età minima di 68 anni per la pensione di vecchiaia unitamente a 40 anni di contributi (fino al 2012 erano necessari 58 anni di età e 37 di versamenti), l'abolizione della pensione di anzianità e la introduzione di una pensione di vecchiaia anticipata a 63 anni di età e con 20 di contributi.Nello stesso tempo, aumenta dal 2013 il contributo soggettivo che sale dall'8 al 10%, in vista di raggiungere il 15% nel 2018. La Cassa conta attualmente circa 30mila iscritti, e di questi 7.200 sono pensionati. A questi ultimi la riforma impone un contributo di solidarietà variabile dall'1 al 5%.Nuovi iscritti. La riforma richiede agli iscritti e ai pensionati sacrifici onerosi e inevitabili per garantire la sostenibilità della Cassa. A ciò si aggiunge che il decreto 139/2005 (Ordine unico dei commercialisti e dei ragionieri) di fatto non agevola l'iscrizione della nuova figura del ragioniere commercialista e tarda a definire gli obblighi previdenziali per i nuovi dottori Commercialisti ed Esperti contabili. Si tratta, in sostanza, di un vuoto legislativo che sta accompagnando la riforma della professione e che condiziona la vitalità della Cassa già dai prossimi anni. Assistenza. All'interno di un più ampio ventaglio di forme assistenziali erogate dalla Cassa, gli iscritti propongono un sostegno economico ai professionisti con patologie da lavoro, un assegno di studio ai figli degli assicurati deceduti o invalidi. Per le professioniste, in particolare, il diritto alla pensione, dovrebbe beneficiare di una riduzione del requisito contributivo in base al numero dei figli.Quinta rata. Il regolamento della Cassa dei ragionieri stabilisce, entro oggi, il pagamento del quinto Mav del 2013 per i contributi minimi obbligatori dovuti dai professionisti. Il pagamento con bollettino Mav - auspicano gli interessati - potrebbe essere eseguito più agevolmente con il modello F24, che ha un utilizzo molto più esteso e flessibile. L'F24 consente infatti la compensazione dei contributi dovuti con eventuali crediti maturati. L'esempio di un F24 con contributi professionali è gia in uso presso la Cassa geometri, unico ente che lo ha adottato sin dal 2011 dopo aver sottoscritto una convenzione con l'Agenzia delle entrate. Per completezza anche il modello Unico espone i versamenti dei geometri nel quadro Rr, finora esclusivo per gli artigiani, i commercianti ed i professionisti iscritti Inps nella gestione separata.Per la Cassa ragionieri l'innovazione consentirebbe uno snellimento nei tempi di acquisizione dei dati professionali, e per gli iscritti la possibilità di gestire meglio il calo generalizzato del volume di affari e le difficoltà riscontrate nell'incasso dei compensi.
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