Previdenza in agrodolce per i geometri
martedì 16 luglio 2019
Il Ministero del lavoro ha approvato da alcuni giorni un corposo pacchetto di nuove regole proposte dalla Cassa di previdenza dei Geometri liberi professionisti (ex Cipag) per adeguare il sistema in corso all'equilibrio dei bilanci e per garantire dignitose pensioni ai futuri iscritti alla Cassa. Si tratta di importanti modifiche al Regolamento interno, già sottoposte a fine 2018 all'Assemblea dei Delegati e che, dopo l'approvazione ministeriale, entrano ora in vigore con effetti dal 1° gennaio 2019. Il primo intervento riguarda il contributo soggettivo, la cui aliquota del 15% versata nel 2018 sale da quest'anno al 18%. Non cambia tuttavia l'importo minimo obbligatorio che resta fermo a 3.285 euro l'anno. Un concreto vantaggio per gli iscritti si realizza invece attraverso il contributo integrativo che i committenti devono versare sulla parcella del professionista nella misura del 4% se sono enti pubblici o del 5% se si tratta di privati. Una quota di questo contributo, anziché concorrere agli oneri di gestione della Cassa, sarà ora riversata sul montante dei contributi versati dal geometra. La retrocessione si applica in misura percentuale, del 10, del 30 o del 40%, secondo il tempo di iscrizione alla Cassa prima del 2000, entro il 2009, dopo il 2010. Data la variabilità dei redditi professionali e per garantire un effettivo vantaggio per l'interessato, la quota retrocessa non può essere inferiore al 20% del contributo integrativo minimo in vigore nell'anno di applicazione (oggi 1.645 euro). Sale da quest'anno anche il contributo per maternità a 10 euro. La Cassa offre poi condizioni di vantaggio ai pensionati di invalidità, ai neo diplomati e ai praticanti all'interno dei primi cinque anni di iscrizione. Secondo le previsioni attuariali, per la gran parte dei geometri iscritti le modifiche di oggi porteranno a migliori trattamenti di pensione, pur con il sistema contributivo, con un incremento medio del 33%.
Fisco 2019. Sul sito della Cassa è disponibile un simulatore di calcolo dei contributi dovuti in base ai redditi dichiarati, ed un modello di prova di F24 Accise con i codici dei vari contributi e di eventuali rate di pagamento. La Cassa invita gli iscritti e i commercialisti ad utilizzare il simulatore per evitare i frequenti errori di calcolo degli importi, dei codici relativi e degli anni di riferimento.
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