Parrocchie, garanzie per lo sport
giovedì 27 marzo 2008
Lo Sportass, la cassa di previdenza per l'assicurazione degli sportivi, ha chiuso i battenti, a fine 2007, a causa di gravi difficoltà economiche. È venuta meno la protezione previdenziale che ha coperto i dilettanti che affollano i campi sportivi delle parrocchie e delle scuole religiose. La tutela assicurativa per gli aderenti alle Polisportive salesiane, alle Unioni sportive delle Acli, alla Libertas, al Centro sportivo italiano " per citare i maggiori enti di promozione sportiva " dovrà essere garantita attraverso altri canali, in genere con una adeguata polizza assicurativa collettiva o, se si preferisce, individuale. Negli ultimi tempi della sua travagliata esistenza, per cercare di sopravvivere, lo Sportass era riuscito a imporre l'iscrizione obbligatoria non solo ai dilettanti che gareggiano a titolo agonistico, ma anche chi pratica lo sport a titolo amatoriale, non agonistico o come semplice impiego del tempo libero. Inutilmente.
Il decreto di scioglimento dell'ente (Dl 159/2007) ha previsto la stesura di altri due decreti per il completo trasferimento all'Inps e all'Inail, rispettivamente della gestione previdenziale e della gestione assistenziale. L'Inps ha già preso in carico le pensioni di vecchiaia, di invalidità e ai familiari superstiti. In particolare anche per gli atleti che, pur possedendo tutti i requisiti, non avevano ancora ricevuto il vitalizio. Gli interessati ad una prossima pensione, in possesso dei requisiti speciali previsti dai vecchi regolamenti dello Sportass, dovranno presentare la relativa richiesta agli uffici dell'Istituto di previdenza. Si tratta dei trattamenti di pensione dovuti agli iscritti al Fondo di previdenza per gli sportivi, al Fondo medagliati olimpici, al Fondo atleti del Club Olimpico, e ai tecnici sportivi della Figc per il trattamento di fine rapporto.
Indennizzi Inail. Sono più di 14mila le pratiche di indennizzo per infortuni (ben due mila con danni permanenti) ancora non pagate dallo Sportass prima della sua chiusura e ora addossate all'Istituto infortuni. L'Inail ha dovuto impiantare d'urgenza una task force per gestire la pesante eredità, senza beneficio di inventario, ricevuta dalla Cassa degli sportivi. Entro alcuni mesi, gli interessati che avevano già quietanzato con lo Sportass il proprio risarcimento potranno riscuotere il credito concordato. Per gli altri, la maggior parte, la definizione delle domande sarà avviata secondo le procedure dell'Inail, iniziando dalla visita medico legale. Resta salva per tutti la possibilità di perfezionare il proprio caso attraverso le procedure giudiziarie.
L'Inail non esclude che la vicenda dello Sportass possa portare ad una nuova forma assicurativa, gestita dall'Istituto ed analoga alla assicurazione per le casalinghe, riservata alla tutela degli infortuni degli sportivi dilettanti, affiancando la attuale gestione assicurativa riservata agli sportivi professionisti.
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