Papa Wojtyla e padre Bergoglio: il loro primo incontro alla Gmg
domenica 31 luglio 2016
Scorro la montante marea di post che i robot aggregatori mi riversano sul video appena digito "gmg", e penso che difficilmente i cronisti potranno trovarsi davanti un altro evento ecclesiale così carico della memoria di san Giovanni Paolo II come questo che si conclude oggi in Polonia. Molto più della canonizzazione di due anni fa.Si tratta infatti di una Giornata mondiale della gioventù, qualcosa cioè che Karol il Grande ha inventato e incrementato, edizione dopo edizione, fino a identificarvisi, generando una ben definita specie socioecclesiale: i papaboys (della quale io stesso, sia pure d'un soffio, mi onoro di aver fatto parte). Che si svolge nella terra nella quale egli era nato e nella diocesi che ha guidato prima di essere eletto Papa, e che ora ha per arcivescovo uno dei suoi più stretti collaboratori negli anni di pontificato: l'attuale card. Dziwisz.Detto che tutto ciò non ha impedito affatto a Papa Francesco di essere... Papa Francesco, cioè di partecipare a questa Gmg imprimendovi il suo stile e le sue priorità pastorali, una rapida interrogazione del web mi ha richiamato una singolare coincidenza: l'allora padre Bergoglio incontrò per la prima volta Karol Wojtyla, che era già Papa, proprio in occasione di una Gmg: quella, "preistorica", del 1987, la prima a svolgersi all'estero ma non ancora nel periodo estivo, che le sarà così propizio.Tra le varie biografie che riportano la circostanza, quella di Austen Ivereigh, tradotta in Italia da Mondadori col titolo "Tempo di misericordia" e parzialmente consultabile su Google Libri, racconta anche che Bergoglio «fu uno dei numerosi sacerdoti che confessarono e celebrarono la comunione in Avenida de Mayo», e che certamente rimase impressionato dalla portata dell'avvenimento. Anche se non poteva prevedere come e dove l'avrebbe vissuto poco meno di trent'anni dopo.
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